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Wikileaks, gli Usa avvertono: "Nei file commenti imbarazzanti"

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2,7 milioni di email minano i rapporti con Russia e Israele. Sull'Italia "documenti di scenario"

Andrea Tempestini
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Il sito Wikileaks è pronto a divulgare in rete circa 2,7 milioni di email scambiate tra il dipartimento di Stato americano e varie sedi diplomatiche nel mondo. Lo ha riferito SkyNews, che ha confermato così le indiscrezioni emerse da qualche giorno. Commenti imbarazzanti - Tra i contenuti delle email si celerebbero commenti imbarazzanti su diplomatici e leader mondiali, tra i quali il premier russo Vladimir Putin, il presidente afgano Hamid Karzai e il capo di Stato pachistano Asif Ali Zardari. La data di pubblicazione dei documenti non è ancora stata indicata, ma secondo alcuni medi internazionali potrebbe essere venerdì 26 novembre. I rapporti diplomatici degli Stati Uniti in particolare con Russia e Israele potrebbero essere minati dalle comunicazioni di cui il sito fondato da Julian Assange è entrato in possesso. Wikileaks ha poi comunicato su Twitter che gli Usa avrebbero già contattato alcuni dei loro alleati, tra i quali Gran Bretagna, Canada, Norvegia, Australia e Danimarca, per informarli della pubblicazione dei documenti riservati.  Italia - La Casa Bianca avrebbe già avvertito i governi amici della possibilità che escano rivelazioni imbarazzanti. L'ambasciata Usa a Roma ha notificato al governo italiano la possibile presenza di file sulle relazioni tra i due Paesi. La Farnesina, ha affermato Maurizio Massari, il portavoce del ministro degli Esteri, Franco Frattini, "è stata informata che nei documenti ci sarebbero riferimenti ai rapporti bilaterali tra Usa e Paesi Alleati. Ci manteniamo in stretto contatto con le autorità degli Stati Uniti" Lo stesso Frattini ha poi indicato che i documenti che saranno diffusi da Wikileaks sull'Italia sono carte "di scenario" e, ha concluso, "il responsabile della fuga di notizie è stato già catturato. Al Qaeda - Dalle email in mano al sito fondato da Julian Assange, risulterebbe anche il sostegno fornito dagli Usa ai ribelli turchi del Pkk, nonostante il fatto che il partito dei lavoratori del Kurdistan fosse nella lista americana delle organizzazioni terroristiche. I documenti conterrebbero inoltre le prove del supporto fornito dalla Turchia ad Al Qaeda in Iraq. Israele - Gli Stati Uniti avrebbero avvertito il premier israeliano Benyamin Netanyahu della presenza di alcune frasi che rischiano di avere pesanti ripercussioni nelle relazioni bilaterali tra i due Paesi. La notizia è stata riportata dal quotidiano Haaretz, che come fonte cita un funzionario governativo israeliano. Sempre in Israele, desta grande preoccupazione la divulgazione su internet della lista di nomi e indirizzi di 200 ufficiali e militari che hanno partecipato all'operazione "Piombo Fuso" con cui venne bombardata Gaza. Fronte russo - Il quotidiano russo "Kommersant" ha citato fonti di Wikileaks secondo le quali nei messaggi dell'ambasciata americana a Mosca ci sarebbero valutazioni sulla situazione politica della Federazione e "apprezzamenti poco lusinghieri" sui leader russi. Il giornale economico di Mosca sostiene che i documenti comprendono "registrazioni di conversazioni dei diplomatici americani con politici russi, giudizi sugli eventi più rilevanti in Russia e l'analisi di ciò che sta accadendo nel Paese e della sua politica interna ed estera". Il ministro degli Esteri russo non ha ricevuto comunicazione ufficiale sulle imminenti rivelazioni, ma il contenuto dei file sarebbe già stato trasmesso ufficiosamente a Mosca tramite l'ambasciata Usa, ha scritto il Kommersant.

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