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Camera, stop ai lavori fino alla fiducia

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Ok di Pdl e Fli. Le opposizioni insorgono: "Slitta tutto il calendario"

Andrea Tempestini
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Da lunedì 6 alle ore 16 di lunedì 13. In questo periodo la Camera dei Deputati resterà chiusa, i lavori riprenderanno con il voto di sfiducia al governo. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio, che ha approvato una proposta del Popolo della Libertà. Anche Futuro e Libertà ha votato, questa volta, ha votato "sì". Le opposizioni, con Partito democratico e Unione di Centro, sono sul piede di guerra perché, dicono, così facendo "slitta tutto ciò che era in calendario, compresa la mozione di sfiducia al ministro Sandro Bondi". Le porte di Montecitorio, dunque, rimarranno chiuse per una settimana, a meno che non venga richiesta una terza lettura per le eventuali modifiche che il Senato potrebbe proporre.  "In pendenza di una mozione di sfiducia non è opportuno che in Aula si affrontino questioni delicate", ha dichiatato Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl. Dura la protesta dell'opposizione, che con Dario Franceschini (Pd) ha sostenuto che la chiusura della Camera "ha ragioni politiche". Per Gian Luca Galletti, dell'Udc, "la verità è che il Pdl è preoccupato di affrontare l'Aurla: lavorare la prossima settimana sarebbe stato un messaggio positivo per il Paese".

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