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Bologna, neonato di 20 giorni muore di freddo e stenti

Il dramma in pieno centro. Il bambino viveva da senzatetto con la famiglia. Salvato il gemellino

Andrea Tempestini
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Il freddo e la miseria. Queste la cause che avrebbero ucciso il piccolo Devid, un neonato di soli 20 giorni, morto per strada a Bologna. Il bambino, che viveva da senzatetto insieme alla madre, al padre, ad un fratellino gemello e ad una sorellina di un anno e mezzo sarebbe morto lo scorso 4 gennaio. Quando l'ambulanza del 118 è arrivata in piazza Maggiore per soccorrlo, il piccolo era in stato di crisi respiratoria. Per lui, però, i soccorsi sono stati inutili. Vano il tentativo di curarlo nel reparto di rianimazione del Sant'Orsola. SALVO IL GEMELLINO - L'intervento è stato, invece, cruciale per salvare il gemellino, ricoverato d'urgenza all'ospedale. Il piccolo e la sorellina stanno bene e sono fuori pericolo. L'intera famiglia, che risulta residente in via delle Tovaglie, viveva da giorni in strada, trovando riparo all'interno della biblioteca Sala Borsa. "RIFIUTATO POSTO LETTO" - "La famiglia era stata intercettata dal servizio mobile negli ultimi giorni dell'anno - racconta Monica Brandoli del Settore sociale del Comune di Bologna - e il 31 dicembre erano a cena nella struttura di via Capo di Lucca: è stato loro offerto un posto per dormire ma hanno riferito di avere una casa". FAMIGLIA NOTA - La famiglia era conosciuta dai servizi sociali. Oltre ai 3 bambini che sono stati soccorsi lo scorso 4 gennaio, la donna aveva altri due figli che sono stati dati in affido. "La donna era seguita dal servizio sociale di Santo Stefano - continua Brandoli - ma non aveva mai riferito di non avere una casa".

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