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Fiom contro il Pd: "Mirafiori, prenda una posizione"

Landini attacca i democratici, sempre più lacarati dalle divisioni interne: "Almeno ci ascoltino"

Andrea Tempestini
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La partita su Mirafiori è "ancora aperta, e può essere vinta e risolta solo positivamente". Così almeno la pensa Maurizio Landini, il segretario della Fiom, il sindacato metalmeccanico intransigente sul nuovo contratto di lavoro. Ma Landini poi attacca il Partito Democratico, lacerato dalle divisione interne anche sulla posizione da tenere sulla vertenza: "Il Pd prenda una posizione univoca". SULLO SCIOPERO - Landini ha poi ribadito il significato dello sciopero dell'intera categoria dei metalmeccanici proclamato per il 28 gennaio e ha sottolineato l'importanza della partecipazione a quello sciopero per evitare che quanto accaduto ai lavoratori della Fiat accada ad altri lavoratori. Ancora sul derelitto Partito Democratico, ha aggiunto: "Ci aspettiamo che ci ascolti, che rifletta e che sia rispettoso delle nostre posizioni". "FIOM NON FA LE BARRICATE" - Maurizio Landini infine vuole ribadire un concetto: "Siamo il sindacato che firma più accordi nel Paese". Respinge così, o almeno ci prova, l'etichetta di sindacato che non sigla gli accordi, affibiata alle tute blu della Cgil dopo le barricate erette contro l'accordo di Mirafiori. Nella mattinata di lunedì 10 gennaio era stato il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, che intervistato da Maurizio Belpietro ha affermato che "la Fiom non fa più attività sindacale, ma politica per alzare la tensione".

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