
Tunisia, il nuovo governo chiede l'arresto di Ben Ali

Sollecitata l'Interpol dal ministero della Giustizia. Si parla di manette anche per la famiglia allargata.
Il governo tunisino ha chiesto all'Interpol di arrestare Zine al-Abidine Ben Ali e la famiglia allargata ai Trabelsi, i parenti della moglie Leila. Lo ha reso noto il ministro della Giustizia. Si tratterebbe di una mossa studiata per prendere ancora più le distanze dall'ex presidente, visto che nell'esecutivo nato a metà gennaio coesistono ancora molti fedelissimi di Ben Ali. RICERCATO - Tra le accuse con cui il governo vorrebbe incriminare il clan di Ben Ali, spiccano l'appropriazione indebita dei beni dello Stato e l'illecito trasferimento di fondi all'estero. Lo ha spiegato ministro della Giustizia, Lazhar Karoui Chebbi. Il ministro ha specificato che "Ben Ali è una persona ricercata dalla giustizia del suo paese e ci impegniamo a processare lui e i membri della sua famiglia". Sei dirigenti della Guardia Presidenziale, i pretoriani di Ben Ali, saranno invece processati per incitamento alla violenza. Nei giorni successivi alla fuga di Ben Ali vi furono violenti scontri tra l'esercito e uomini in borghese della Guardia per le strade di Tunisi e nel palazzo presidenziale di Cartagine.
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