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Tunisia, il nuovo governo chiede l'arresto di Ben Ali

Sollecitata l'Interpol dal ministero della Giustizia. Si parla di manette anche per la famiglia allargata.

Privitera Andrea
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Il governo tunisino ha chiesto all'Interpol di arrestare Zine al-Abidine Ben Ali e la famiglia allargata ai Trabelsi, i parenti della moglie Leila. Lo ha reso noto il ministro della Giustizia. Si tratterebbe di una mossa studiata per prendere ancora più le distanze dall'ex presidente, visto che nell'esecutivo nato a metà gennaio coesistono ancora molti fedelissimi di Ben Ali. RICERCATO - Tra le accuse con cui il governo vorrebbe incriminare il clan di Ben Ali, spiccano l'appropriazione indebita dei beni dello Stato e l'illecito trasferimento di fondi all'estero. Lo ha spiegato ministro della Giustizia, Lazhar Karoui Chebbi. Il ministro ha specificato che "Ben Ali è una persona ricercata dalla giustizia del suo paese e ci impegniamo a processare lui e i membri della sua famiglia". Sei dirigenti della Guardia Presidenziale, i pretoriani di Ben Ali, saranno invece processati per incitamento alla violenza. Nei giorni successivi alla fuga di Ben Ali vi furono violenti scontri tra l'esercito e uomini in borghese della Guardia per le strade di Tunisi e nel palazzo presidenziale di Cartagine.

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