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La Russa: "Fli? Dissi a Fini che era un suicidio politico"

Il ministro: "Sapevo che era la scelta sbagliata". Su Barbareschi: "Il mio errore più grande, portarlo in politica"

Andrea Tempestini
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L'esodo biblico di deputati e senatori di Fli - l'ultimo in ordine di tempo quello di Barbareschi - era solo questione di tempo. Ne è convinto il ministro della Difesa e coordinatore del Pdl Ignazio La Russa: "Se mi chiedete se Fli sia stato un flop, la risposta sarebbe io lo sapevo già", ha dichiarato ai giornalisti a margine della sua visita di due giorni negli Emirati Arabi. Poi ha spiegato: "A Fini l'ho detto più volte che quella era una scelta sbagliata, un errore per la destra, per il Pdl e per lui stesso".   "FINI E' VOLUTO ANDARE TROPPO IN LA'" - Secondo il pensiero del ministro, Fini con Fli "ha voluto fondare una nuova Alleanza Nazionale, e quando Berlusconi gli ha riconosciuto il ruolo di terza gamba della maggioranza lui aveva vinto. Ma non gli è bastato ed è voluto andare troppo oltre perchè il suo obiettivo era un altro: battere Berlusconi". Così, nota il coordinatore del Pdl, "chi scopre" che Fli "vuole stare all'opposizione torna indietro". Al contrario, ha osservato La Russa, "se tutto avviene in buona fede non ci vedo niente di male. Per questo lavorerò per far venire meno la diffidenza tra chi è rimasto, e chi se ne è andato ma vuole tornare". In particolare, il ministro "non perdona" al presidente della Camera di "avere accusato parlamentari come Pontone di avere lasciato Fli per il potere finanziario e mediatico di Berlusconi. Non lo abbiamo attaccato noi quando Pontone era il baluardo della difesa di Fini sulla casa di Montecarlo, e ora lo attacca Fini. Questo mi ha fatto specie, e da lui non me lo sarei mai aspettato. Io anche in quella occasione dissi che Pontone era un galantuomo". E ha concluso: "Vuole dire che c'è ancora qualcosa in cui Fini riesce a sorprendermi". "BARBARESCHI? IL MIO ERRORE FU PORTARLO IN POLITICA" - La Russa è poi tornato sul "caso Barbareschi". "Sono contento che sia andato al Gruppo misto", ha spiegato, "ma mi sembra che il suo ritorno nel Pdl sarebbe stato un po' eccessivo, si è spinto troppo in là. Devo dire per onestà", ha continuato, "che non lo ha chiesto e non credo lo farà". Poi la polemica a distanza con l'ex compagno di partito: "Lui si spertica in lodi nei miei confronti, ma pochi sanno che ad avvicinarlo alla politica, colpevolmente o no, sono stato io. Sono stato io a presentarlo a Fini tanti anni fa, e ad invitarlo alle feste tricolore. Ecco, forse il mio più grande errore è stato proprio quello", ha concluso il ministro della Difesa.

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