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Minacce al Papa, arrestata cellula fondamentalista

A Brescia In manette sei marocchini legati a un gruppo integralista. Nel mirino, oltre a Benedetto XVI, anche Magdi Allam

Andrea Tempestini
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Minacciavano Papa Benedetto XVI e il giornalista Magdi Cristiano Allam. A Brescia la polizia ha arrestato sei cittadini del Marocco, legati al movimento fondamentalista islamico Adl Wal Ihsane (Giustizia e Carità). Cinque dei fermati sono stati relegati agli arresti domiciliari, mentre il sesto è in custodia cautelare in carcere. I marocchini, tutti residenti nel bresciano, sono accusati di aver costituito una cellula che aveva come obiettivo l'incitamento alla discriminazione e all'odio razziale e religioso, alla violenza e alla jihad (la guerra santa) nei confronti di cristiani ed ebrei. In un documento sequestrato ai sei, c'è anche il resoconto manoscritto di una riunione: nel testo si legge che il Santo Padre sarebbe il responsabile della conversione al cattolicesimo di Allam e per questo entrambi dovevano essere puniti. L'INCHIESTA - L'avvio delle indagini che hanno portato agli arresti risale a più di un anno fa. Nell'inchiesta è stato documentato come i soggetti finiti in manette avessero creato una struttura segreta e all'interno della quale i figli degli affiliati venivano educati all'odio verso cultura e costumi occidentali, nonché di tutte le religioni differenti da quella islamica. Il gruppo non si faceva scrupoli ad utilizzare violenza sia fisica sia psicologica.

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