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Fassino riparte da Torino e vince le Primarie del Pd

L'ex segretario Ds ottiene la maggioranza assoluta dei voti e promette: "Rilanciamo la sinistra nel Nord"

domenico d'alessandro
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Con un'affluenza oltre ogni previsione, gli elettori torinesi del centrosinistra hanno eletto Piero Fassino come candidato per la poltrona di sindaco della città. Sono più di 53mila gli elettori che si sono recati nei 73 seggi allestiti, in città, per le Primarie del Pd: all'ex segretario dei Democratici di sinistra è andato il 55,28% delle preferenze. Un plebiscito, considerando che il suo rivale principale, Davide Gariglio, si è fermato al 27,39%, praticamente la metà dei voti raccolti dal deputato. Tutti gli esponenti del centrosinistra locale e nazionale si sono complimentati con Fassino. "L'altissima affluenza alle urne prova che quando i cittadini vengono chiamati a decidere, ci sono - è stato il primo commento del neo-concorrente per la fascia tricolore sotto la Mole - Il candidato scelto dai cittadini sarà più forte nella competizione contro il centrodestra, sarà credibile, affidabile in grado di raccogliere il consenso per permettere al centrosinistra di governare la città. Oggi è accaduto qualcosa di positivo che non può che rinsaldare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e nella politica". CAMPAGNA ELETTORALE - Da parte di Fassino giungono anche alcune promesse da piena campagna elettorale: "Torino è la più grande città del Nord governata dal centrosinistra, tuttavia va rilanciata la battaglia del Nord per un federalismo democratico europeo e contro un federalismo corporativo ed egoista e Torino puoò giocare questo ruolo. Se sarò sindaco - ha aggiunto - Torino si assumerà la responsabilità di guidare il rilancio del centrosinistra nel Nord del paese. E poi ho pensato alla mia candidatura come traino per una giunta di 40enni, composta per metà uomini e per metà donne".

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