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Pluralismo, idea Pdl: una Rai a targhe alterne

Proposta: martedì e giovedì, al posto di Santoro e Floris, spazio una settimana sì e una no a Ferrara, Paragone e Vespa. Barricate di Santoro

Giulio Bucchi
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Una "Rai a targhe alterne" per disinnescare i conduttori smaccatamente anti-Berlusconi. E' l'idea del Pdl prevista nel nuovo testo sul pluralismo presentato in Commissione vigilanza. Il relatore della maggioranza, Alessio Brutti, ha spiegato che l'occupare sempre le serate di martedì e il giovedì, chiaro riferimento a Ballarò di Floris e Annozero di Santoro, "è diventata una rendita a vantaggio di alcuni conduttori". L'ALTERNANZA - Per questo dovrebbero alternarsi con giornalisti di 'altra estrazione politico-culturale'. In lizza, naturalmente, ci sono Giuliano Ferrara (che tornerà in Rai dal prossimo  lunedì) e Gianluigi Paragone (padrone di casa a L'ultima parola), oltre all'istituzionale Bruno Vespa di Porta a porta. L'obiettivo del Pdl è quello di evitare il "determinarsi di una evidente posizione dominante da parte di alcuni operatori dell'informazione rispetto ad altri". Per questo "la Rai valuti l'opportunità di sperimentare l'apertura di altri spazi informativi e/o di approfondimento affidati ad altri conduttori, da posizionare negli stessi giorni (martedì e giovedì), alla stessa ora (prima serata), sulle stesse reti e con le stesse risorse esistenti secondo una equilibrata alternanza settimanale". ZAVOLI STUZZICA - La reazione alle proposte del Pdl scatenerà le polemiche dell'opposizione, ma nel frattempo incassa il plauso del presidente di commissione, Sergio Zavoli, sicuramente non d'area di centrodestra. "Io devo fare il mio dovere di trovare un punto di convergenza e vedo grandi passi avanti nel testo presentato dalla maggioranza. Ma sento ancora parlare di irricevibilità, e nasce il sospetto che non si voglia arrivare a una soluzione condivisa. La logica del tanto peggio e del tanto meglio non mi appartiene, questo è uno sgarro al Parlamento". GASPARRI: "OPPOSIZIONE HA L'ORTICARIA" - Per il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, "l'opposizione continua a fare ostruzionismo di maniera e non ha alcuna intenzione di andare avanti in tema di pluralismo. Grazie al buon lavoro del Senatore Butti", sottolinea Gasparri, "la maggioranza si è mostrata nei fatti disponibile a modificare il testo, in discussione in Commissione, per trovare una soluzione comune che garantisca un verso servizio pubblico in Rai. Ma l'oppoisizione", conclude, "si rifiuta anche solo di leggere il testo, di valutarne i cambiamenti e di trovare un'intesa nell'interesse di tutti. E' evidente che hanno l'orticaria quando si parla di regole e di tutela del pluralismo". SANTORO CONTRO IL GOVERNO -  Ovviamente il tribuno Michele Santoro ha immediatamente eretto una barricata nei confronti della proposta. Il conduttore di Annozero attacca il governo: "Siamo al Minculpop, ma con gerarchi che assomigliano alle caricature dei fascisti. Ma di che cosa meravigliarsi?", esordisce Santoro. "Viviamo in una Paese in cui una Commissione parlamentare di vigilanza nomina il consiglio di amministrazione della Rai. La maggioranza di governo", prosegue, "dopo aver deciso i vertici della Rai e dopo aver schiacciato il servizio pubblico subordinandolo agli interessi personali del presidente del Consiglio, pretende di organizzare direttamente anche il palinsesto". Il messaggio è chiaro: Santoro non vuole ostacoli e nemmeno il pluralismo nella televisione pubblica. MINACCE A MICHELE - Quattro proiettili dentro una busta sono stati recapitati oggi alla redazione di Raitre nella sede di via Teulada a Roma. All'interno del plico c'era anche una lettera di minacce ai giornalisti Peter Gomez, Gianni Barbacetto, Marco Travaglio e Michele Santoro. Sulla vicenda indaga la Digos di Roma che per ora lascia aperte tutte le piste sui possibili mittenti. "Voglio innanzitutto rassicurare il nostro pubblico: continuiamo a preparare la puntata di giovedì nella massima tranquillità. Ho fiducia nelle forze di polizia e non mi turba la lettera inviata a via Teulada che contiene proiettili indirizzati a Travaglio, Gomez, Barbacetto e a me stesso", ha dichiarato il conduttore di Annozero.

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