Maroni corre ai ripari: campo profughi in Africa
Una tendopoli per arginare gli sbarchi (151 clandestini nella notte). Un centro in Sicilia da 50mila posti. Il sindaco di Lampedusa: "L'Ue ci aiuti"
Un campo per 50mila profughi profughi costruito da italiani e posto al confine tra Libia e Tunisia. L'idea, ribattezzata Villaggio Italia, è venuta al sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica, per far fronte alle rivolte in Nord Africa. Lo scopo non sarebbe infatti solo quello di soccorrere chi sta fuggendo dalla guerra contro Gheddafi, ma anche i migranti egiziani. L'idea piace anche al ministro degli Interni Roberto Maroni, che vedrebbe nel Villaggio la possibilità di arginare i flussi migratori nelle coste italiane. A LAMPEDUSA - Nella notte ci sono stati però altri tre sbarchi a Lampedusa. In tutto 151, secondo fonti della Guardia costiera, i migranti arrivati su tre barconi intercettati da unità della Marina militare della Guardia di Finanza e della Capitaneria di porto. Il primo è arrivato intorno alle 23.40 con a bordo 54 stranieri; il secondo, all'1:30, ne contava 58; il terzo è arrivato sull'isola intorno alle 3, con 39 persone. Nella sola giornata di ieri erano sbarcati oltre 300 migranti. Tutti hanno dichiarato di essere tunisini e sono stati accolti nel centro di accoglienza di Lampedusa, che il ponte aereo via via svuota per fare posto alla nuova ondata di arrivi.Il sindaco dell'isola, Bernardino De Rubeis, lancia l'allarme: "Italia e Lampedusa stanno facendo miracoli, ma serve l'aiuto dell'Unione europea", ha ricordato a 'La telefonata' su Canale 5. Il sindaco è stato accusato dalla Procura di Agrigento di istigazione all'odio razziale per aver firmato venerdì scorso un'ordinanza in cui sono vietati accattonaggio e comportamenti non decorosi. Una misura che i magistrati ritengono anti-clandestini. "Io razzista? Non scherziamo. Ho semplicemente fatto rispettare la legge, anche in condizioni di emergenza. Andando avanti così saremo allo stremo".