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Ecofin, nuovo accordo su stabilità Eurozona

I ministri Ue trovano intesa: sanzioni su debito pubblico e deficit e più sorveglianza su bilanci. Tremonti: "Buona soluzione per l'Italia"

Giulio Bucchi
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L'Ecofin trova un nuovo accordo di stabilità sull'Eurozona. L'intesa di massima tra i ministri delle finanze dei 27 Paesi Ue riguarda le sei proposte legislative presentate dalla Commissione europea a fine settembre: riforma del Patto di stabilità e crescita (con sanzioni preventive e correttive su debito pubblico e deficit), più stretta sorveglianza dei bilanci e correzione dei disequilibri tra i Paesi Ue. Ora i testi legislativi di Bruxelles dovranno andare al Parlamento europeo, con cui il Consiglio Ue dovrà trovare un accordo. La speranza, ha affermato il commissario Ue agli Affari economici e monetari Olli Rehn, è che con Strasburgo "sia trovato un accordo entro giugno". ITALIA SOTTO ESAME - L'accordo che riguarda più direttamente l'Italia è il controllo sul debito pubblico. Se superiore al 60% del rapporto con il Pil, gli Stati membri si dovranno impegnare a ridurlo secondo un ritmo "sufficiente". Ma prima di aprire una procedura per deficit eccessivo, saranno presi in considerazione anche altri "fattori rilevanti" come "il debito del settore privato", come richiesto dal nostro governo, e il "costo dell'invecchiamento" così come quello delle "riforme dei sistemi pensionistici". Le sanzioni saranno più automatiche, ovvero saranno adottate su proposta della Commissione a meno che non siano bloccate da un voto a maggioranza qualificata del Consiglio Ue e saranno anche applicate prima con un approccio graduale. Le multe saranno utilizzate per finanziare il fondo salvastati dell'Eurozona. Le decisioni dell'Ecofin raccolgono la reazione positiva del ministro dell'Economia Giulio Tremonti: quello raggiunto oggi sul rafforzamento della Governance europea dell'economia "è stato l'accordo possibile" per l'Europa, e "un buon accordo" per l'Italia.

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