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Il Senatùr segue la Merkel: "Non andiamo a Tripoli"

Emergenza in Libia, la Lega (insieme all'Idv) non si presenta al voto in Commissione sulla risoluzione. La Russa: "Ora ok Parlamento"

Andrea Tempestini
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La crisi libica è arrivata allo snodo cruciale dopo l'approvazione da parte dell'Onu della no-fly zone e dopo il sostanziale via libera alle azioni militari. Anche l'Italia si è detta pronta a fornire, oltre alle basi, uomini e mezzi. Ma la Lega Nord non ci sta. Il Carroccio, alla votazioni delle Commissioni Esteri e Difesa al Senato sulla risoluzione avanzata dal governo in merito alla Situazione in Libia, non si è nemmeno presentata. Gli unici assenti in Aula, oltre ai leghisti, erano gli esponenti dell'Italia dei Valori. Il testo è stato approvato all'unanimità dei presenti, e nonostante le assenze, da regolamento, i Senatori hanno comunque potuto votare. BOSSI: "VICINI ALLA GERMANIA" - La defezione degli esponenti del Carroccio era comunque prevedibile. Già nella mattinata di venerdì, il leader e ministro delle Riforme, Umberto Bossi, aveva dichiarato: "La Lega Nord si sente vicina alla posizione della Germania per quanto riguarda il problema della Libia". Pochi minuti prima, la Cancelliera tedesca Angela Merkel, si era mostrata critica nei confronti della risoluzione Onu che ha aperto ad eventuali raid aerei. Frau Merkel aveva sottolineato come le decisione "non è stata ponderata al 100 per cento". Il governo di Berlino, insieme a quello di Russia e Cina, al voto di giovedì sera sulla risoluzione Onu si era infatti astenuto. IDV - La Lega Nord si è quindi schierata con l'Idv di Di Pietro. Per i capigruppo del partito, Fabio Evangelisti e Stefano Pedica, "la risoluzione votata al Senato sulla Libia è insufficiente, in quella presentata dall'Italia dei Valori abbiamo sottolineato la necessità della revoca dello scellerato trattato di amicizia prima di prendere ogni iniziativa". I due proseguono: "Le argomentazioni per cui il trattato sarebbe superato de jure sono risibili, al di là del diritto serve una presa di posizione politico-istituzionale ed è quella che abbiamo proposto. In serata si riunirà la commissione Esteri della Camera, in quella sede riproporremo la nostra risoluzione e ci asterremo su quella presentata dagli altri gruppi". LA RUSSA: "ORA IN PARLAMENTO" - Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha fatto sapere che dopo il voto delle Commissioni riunite Esteri e Difesa, il governo si aspetta una conferma anche in Parlamento. "Ricordo che la prassi parlamentare per iniziative di questo genere - ha detto La Russa riferendosi al voto sulla risoluzione del Senato - intende concluso il percorso con la votazione anche di una sola parte del Parlamento, sia esso il Senato o la Camera. Noi ci aspettiamo non solo il pronunciamento delle altre commissioni, ma pur avendo un via libera in questa direzione, ci aspettiamo una conferma nella settimana successiva da parte del Parlamento".

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