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Bossi: "1.700 euro agli immigrati? Io li caricherei"

Il Senatùr boccia la proposta di Frattini. Poi annuncia: "Parmalat non andrà alla Lactalis". Su Romano: "Risolvere caso quote latte"

domenico d'alessandro
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Umberto Bossi, come sempre, a ruota libera. Intervenendo a margine di un convegno sul federalismo a Besozzo, vicino Varese, il Senatùr boccia la proposta del ministro degli Esteri Franco Frattini di assegnare 2.500 dollari (circa 1.700 euro) per ogni immigrato che accetti di tornare a casa: "Ma che pagare! Io non gli darei niente, li caricherei e li porterei indietro", dice. E quindi risponde ironicamente (ma non troppo) al Partito democratico che aveva chiesto un ministro ad hoc per l'immigrazione: "Ci penso io a farlo e vedrete che tutto va a posto", afferma, anche perché il Pd essendo all'opposizione "non può certo volere un ministero". "MEGLIO LA NATO DELLA FRANCIA" - Parlando della missione in Libia, il fondatore della Lega dice che "è meglio la Nato della Francia" per il comando delle operazioni. "Mi pare le cose stiano andando un pò meglio, stanno trovando una soluzione", aggiunge. I cronisti gli chiedono se è favorevole all'intervento, lui: "Ogni bomba che cade là, la gente scappa e viene qui", risponde. LACTALIS-PARMALAT - Poi il leader della Lega Nord interviene sulla vicenda Lactalis-Parmalat, annunciando che secondo lui la società di Collecchio "non va ai francesi, resta in Italia: chi ha seguito l'ultimo Consiglio dei Ministri sa che resterà in Italia" (il riferimento è al dl antiscalate approvato nel corso dell'ultima riunione dell'esecutivo). ROMANO E QUOTE LATTE - Bossi quindi commenta la nomina di Saverio Romano a ministro dell'Agricoltura: "Per me deve essere necessario anche per risolvere il problema delle quote latte". Ai giornalisti che gli chiedono se considera positivo il mini-rimpasto nell'esecutivo, il ministro per le Riforme per il Federalismo risponde: "Speriamo, chiedetelo a Berlusconi". FEDERALISMO - Il Senatùr parla inoltre di federalismo, partendo dalle dichiarazioni del Presidente della Camera Fini: "Lui dice che la Padania non esiste? Può dire ciò che vuole, ma se aspettavamo lui, che non ha votato il federalismo, questo non passava. Meno male che non gli è riuscito, perchè nei giorni in cui c'era da votare in Bicamerale, lui ha tenuto aperte le votazioni in aula e quindi avremmo dovuto chiudere la bicamerale e non sarebbe passato il federalismo". GIUSTIZIA - "I giudici non possono non pagare mai, oppure mettersi d'accordo tra loro, quando poi ci sono poveracci che vengono condannati, magari ingiustamente", afferma il ministro per le Riforme. I giornalisti gli fanno notare che così potrebbe essere lo Stato a pagare, e lui: "I magistrati non sono esattamente lo Stato: la colpa è individuale non è dello Stato". AMMINISTRATIVE - "Sono convinto che non si può ottenere il federalismo e poi 'tirare un pacco' a Berlusconi", risponde Bossi a chi gli domandava se la Lega ha intenzione di correre da sola in alcuni comuni chiave in cui si voterà per le Amministrative del 15 e 16 maggio. "La partita per le elezioni è appena iniziata", ha aggiunto, spiegando però che non ci potrebbe essere in nessun caso un accordo con Udc e Fli perché "hanno votato contro il federalismo. C'è il rischio di fare accordi, mettere in piedi un sacco di liti - conclude - e questo poi non ti permette di amministrare la città".

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