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Silvio Paperone: nel 2009 denuncia 40 milioni di euro

I politici più ricchi: Berlusconi raddoppia. Tremonti a 300mila euro, Schifani batte Fini: 229mila a 186mila / LEGGI LE LISTE

Giulio Bucchi
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Il 2009 ha portato bene a Silvio Berlusconi, almeno dal punto di vista finanziario. Secondo il bollettino delle dichiarazioni patrimoniali dei parlamentari depositate negli appositi uffici del Parlamento e relative a quanto dichiarato per l'anno 2009, il Cavaliere si conferma Paperone della politica con un reddito di 40.897.004 euro, il doppio rispetto alla dichiarazione dei redditi del 2008 (23,6 mln). Qualcuno potrà obiettare: "Guadagna tanto, ma è perseguitato dalla giustizia". Chi non si lamenterà è di certo il pool di legali che difende il premier. Niccolò Ghedini spicca con un imponibile di 1.297.118 euro, mentre Piero Longo si ferma a 530.847 euro.Tra gli avvocati-parlamentari dominano però due finiani di ferro. Giulia Bongiorno, principessa del Foro e presidente della Commissione giustizia, per il 2009 ha dichairato 2.048.397. Meglio di lei il compagno di partito in Fli Giuseppe Consolo, che supera la barriera dei 2,3 milioni di euro. Leggi le dichiarazioni patrimoniali di tutti i Senatori Leggi le dichiarazioni patrimoniali di tutti i Deputati Leggi le dichiarazioni patrimoniali di tutti i ministri LE PROPRIETA' DEL CAV - Nello stato civile Berlusconi risulta "separato", mentre non ha denunciato nuovi acquisti di auto, barche o di partecipazioni in società. Tra i beni immobili a lui intestati risultano due appartamenti in uso abitazione a Milano, due box e altri tre appartamenti nella stessa città, dove ha in comproprietà anche altri due immobili. Risulta poi un immobile nel Comune di Lesa, in provincia di Novara, un terreno, un immobile e un altro terreno acquistato il 13 marzo 2009 ad Antigua. Infine, tre depositi di gestione patrimoniale presso la banca popolare di Sondrio, il Monte dei Paschi di Siena e la Banca Arner Italia spa. CARICHE A PESO D'ORO - Dietro Silvio il vuoto, anche se si tratta pur sempre di un vuoto ben retribuito.  Qualche esempio. Giulio Tremonti ha dichiarato redditi pari a 301.918 euro (per il 2008, grazie a  una serie di detrazioni fiscali, aveva dichiarato 39.672 euro). Il presidente del Senato Renato Schifani, con 229.918 euro, 'batte' il collega della Camera Gianfranco Fini fermo a 186.563 euro. Tra i ministri, svetta il titolare della Difesa Ignazio La Russa con 374.461 euro. Testa a testa tra Tremonti e Renato Brunetta: il ministro della Pubblica amministrazione dichiara 300.894 euro. Se la passa maluccio il veneto Giancarlo Galan. L'ex ministro dell'Agricoltura, fresco fresco ai Beni Culturali, ha dichiarato 149.938 euro. Il Guardasigilli Angelino Alfano, con i suoi 168.318 euro, perde la battaglia con la moglie Tiziana Miceli (229.074 euro). Il primo dei leghisti è Roberto Calderoli (Semplificazione), solo tredicesimo con 174.850 euro. Fra i sottosegretari e ministri non parlamentari, la parte del leone la fa l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Protezione civile Guido Bertolaso (dimessosi lo scorso novembre), con 860.195 euro dichiarati. Daniela Santanchè (dal 4 marzo 2010 sottosegretario all'Attuazione del programma) dichiara 642.517 euro. Solo terzo il braccio destra di Berlusconi Gianni Letta, con un imponibile di 342.310 euro. Alle sue spalle l'attuale ministro della Salute Ferruccio Fazio con 256.811 euro seguito dal sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti (211.566 euro). La più 'povera' risulta Sonia Viale, sottosegretario all'Economia con appena 63.313 euro. E i senatori a vita? Il meglio sistemato è il predecessore di Napolitano al Quirinale, Carlo Azeglio Ciampi, con 717.122 euro. Seguono Giulio Andreotti (488.006 euro), Oscar Luigi Scalfaro (232.296 euro), Sergio Pininfarina (214.730 euro), Rita Levi Montalcini (200.710 euro) ed Emilio Colombo (171.630 euro). CAPIGRUPPO FELICI - Detto di Berlusconi, i leader dei singoli partiti non se la passano male. Secondo è l'anti-Cav per eccellenza, Fini, davanti al suo nuovo alleato Francesco Rutelli (Api) con 182.159 euro. Il più 'povero' risulta invece il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini: 106.063 euro, meno del segretario del Pd Pier Luigi Bersani (137.013 euro), l'Idv Antonio Di Pietro (176.885 euro) e il leghista Umberto Bossi (167.957 euro). Tra i capigruppo è Pasquale Viespoli (Fli - Coesione nazionale al Senato) il più ricco con 160.829 euro. A ruota, il capogruppo della Lega nord Federico Bricolo (137.884 euro), Giampiero d'Alia (Udc-Autonomie, 136.075 euro), Anna Finocchiaro  (Pd, 115.064 euro), Maurizio Gasparri (Pdl, 107.740 euro) e, buon ultimo, Giovanni Pistorio (Gruppo misto, 'solo' 107.668 euro).

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