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Libia, premier: "No bombe Italia, è abbastanza così"

Determinazione del CdM. Obama, Cameron e Sarkò: "Gheddafi deve andarsene". Pioggia di missili su Misurata

Federica Lazzarini
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L'Italia non cede alle pressioni francesi e annuncia che non parteciperà ai bombardamenti in Libia. E' questa la determinazione che è stata presa dal Consiglio dei ministri. Giovedì il ministro degli Esteri, Franco Frattini, aveva annunciato che la questione sarebbe stata posta in Cdm. GOVERNO: "NON BOMBARDEREMO" - "Non pensiamo di modificare il nostro apporto alle operazioni militari in Libia, proseguiamo come abbiamo fatto finora", ha dichiarato il ministro della Difesa Ignazio La Russa, rafforzando le affermazioni del premier Silvio Berlusconi: "Non bombarderemo la Libia, facciamo già abbastanza". OBAMA, SARKO' E CAMERON - Intanto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, il premier inglese, David Cameron, e l'omologo francese, Nicolas Sarkozy, fanno fronte comune contro Muammar Gheddafi: "La Nato deve continuare ad attaccare fino a che il Raìs non se ne sarà andato". Questo l'appello congiunto lanciato dai tre leader sui più diffusi quotidiani nazionali di Stati Uniti, Francia e Regno Unito: International Herald Trlibune, le Figaro e Times. L'intervento è apparso anche su Al-Hayat, quotidiano panarabo. "GHEDDAFI DEVE ANDARSENE" - Dall'articolo, intitolato Il percorso della Libia verso la pace, si apprende che fino a quando Gheddafi resterà al potere, la Nato e i suoi partner "devono continuare le operazioni" per proteggere i civili e aumentare la pressione sul colonnello. Gheddafi deve andarsene "definitivamente", hanno affermato i leader, e se non lo farà, la Libia potrebbe diventare un rifugio per gli estremisti. Lasciare che Gheddafi continui a governare "sarebbe un tradimento inconcepibile. Pur proseguendo le operazioni militari a protezione dei civili  - continuano Obama, Cameron e Sarkozy - guardiamo con determinazione al futuro perchè siamo convinti che riservi tempi migliori per il popolo libico e un percorso che può essere forgiato al raggiungimento di questo obiettivo". PIOGGIA DI MISSILI A MISURATA - Misurata, ultima roccaforte dei ribelli in Tripolitania, è stata sottoposta a una vera e propria valanga di missili e razzi da parte delle forze fedeli al regime di Muammar Gheddafi: lo ha riferito l'emittente televisiva satellitare al Jazeera, citando fonti mediche locali, secondo cui vi sono stati almeno otto nuovi morti e sette feriti, tra cui bambini, donne e anziani. Abitanti della città lobica, assediata dai governativi ormai da oltre due mesi, raggiunti telefonicamente hanno affermato che l'ennesimo attacco è scattato la notte scorsa e proseguito anche durante la mattinata: non meno di centoventi i missili lanciati dai lealisti, hanno precisato.

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