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Okkio...la sinistra mena: Botte al candidato Pdl

Napoli, Gianni Lettieri salvato dalla Digos: decine di giovani dei centri sociali lo hanno assalito al grido "Fascista, devi morire"

Giulio Bucchi
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A Napoli la campagna elettorale la sinistra la fa a colpi di sputi, spintoni e insulti. Un gruppo composto da decine di giovani ha aggredito a calci e pugni il candidato sindaco del Pdl Gianni Lettieri, intervenuto al complesso monumentale di San Lorenzo, nel centro antico, per un comizio. Lettieri, spaventato, è stato costretto a rifugiarsi all'interno della basilica di piazza San Gaetano. Solo l'intervento degli uomini della Digos avrebbe impedito che l'aggressione avesse conseguenze pesanti. Stesso trattamento era stato riservato dai contestatori ad alcune ragazze che conducevano biciclette elettriche con manifesti elettorali del candidato. Tensione anche davanti alla sede del Pdl in piazza Bovio e, in mattinata, alla facoltà di Lettere dell'università Federico II in via Porta di Massa, con una rissa tra studenti di opposte fazioni politiche: quattro persone sono rimaste ferite. "VADO AVANTI" - "Mi hanno urlato di tutto, 'sei un fascista, devi morire'. Poi, sputi, spintoni ma soprattutto hanno picchiato le ragazze che in bici vanno a fare propaganda per il programma del Pdl". E' lo stesso Lettieri a ricostruire quei momenti concitati. Un episodio grave che "non mi fa pentire di essermi candidato per guidare la mia città, anzi mi fa riflettere sul fatto che devo andare avanti con maggiore convinzione". CAMPAGNA D'ODIO - "Lettieri è stato oggetto di una aggressione da parte di squadristi di sinistra che è il frutto della campagna d'odio che la sinistra sta facendo - accusa Fabrizio Cicchitto, capogruppo alla Camera del Pdl -. Siamo sicuri che adesso avremo delle ipocrite dissociazioni; però alcuni autorevoli signori e signore devono sapere che le parole sono pietre". Per il capogruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, quanto accaduto è "una vergogna che invito tutte le istituzioni locali ma anche nazionali a condannare con determinazione perché non si inquini con simili episodi esecrabili la campagna elettorale per il Comune di Napoli". Gasparri se la prende con i violenti dei centri sociali e della sinsitra ultraradicale: "Conosciamo bene i loro metodi e l'uso che fanno non certo della parola ma delle armi. E rappresentano certamente una macchia ed una vergogna per chi non sa affrontare con la democrazia e la libertà la competizione elettorale".  Solidarietà a Lettieri è arrivata dal candidato del Terzo polo, Raimondo Pasquino, e dal commissario della Federazione napoletana del Pd Andrea Orlando. ""So che Morcone, candidato del Pd ha provato a chiamarmi - spiega Lettieri -. Ma lo hanno fatto anche tutti gli altri, Orlando, Vendola. Credo tutti tranne De Magistris". DE MAGISTRIS PROFETICO - E proprio il candidato Idv Luigi De Magistris aveva approfittato degli incidenti all'università per sparare a senso unico contro il centrodestra: "Chi ospita infatti nelle proprie liste elettorali esponenti neofascisti, a cui non è estraneo l'uso della violenza, di fatto offre loro copertura politica e morale". Riferimento diretto ad alcuni nomi delle liste a sostegno di Lettieri: "Prima i casi di Marco Nonno e Achille De Simone, ora quello dei fascisti di Casa Pound che pochi giorni fa hanno festeggiato, sul profilo Facebook, il compleanno di Adolf Hitler". Chissà se la Napoli anti-fascista invocata dall'ex magistrato si stupirà (e condannerà) l'agguato a Lettieri, la cui pagina Facebook ufficiale, per giunta, venerdì mattina è stata oggetto di attacco da parte di un hacker che ha provocato la disattivazione della pagina stessa.

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