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Alfano fissa gli obiettivi: "Vincere prossime elezioni"

Neo-segretario Pdl: 'Alleanza con la Lega è salda'. Poi sul referendum: "Questione è controversa, no indicazioni"

Andrea Tempestini
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Il giorno successivo alla sua 'investitura' alla segreteria del Pdl, il ministro della Giustizia uscente, Angelino Alfano, comincia a farsi sentire. Più importante di tutto, chiarire gli obiettivi per il futuro: il traguardo del Pdl è la vittoria delle elezioni politiche del 2013. Sulla recente sconfitta alle amministrative ha commentato: "Ci sta che una volta possa andare meno bene. Abbiamo accettato la sconfitta e abbiamo rimesso in moto la macchina del partito". Sulla sua nomina, invece, sottolinea: "L'immagine di Berlusconi è imprescindibile, ma due anni dopo la fondazione del Pdl abbiamo voluto individuare una figura unitaria che lo rappresenti". "LASCERO' LA GIUSTIZIA" - "Ho già annunciato che quando sarò immesso nelle funzioni di segretario nazionale del partito lascerò l'incarico" di Guardasigilli "perché credo che il ministero della Giustizia sia incompatibile con ogni altra funzione", ha poi aggiunto. "Prima di lasciare farò in modo tale da consegnare al Parlamento il decreto con cui variamo il codice antimafia e quello con cui riduciamo da 30 a 4 i codici di rito, cioè le procedure civili italiane per accedere proprio al processo civile, oggi una grande giungla. La stiamo semplificando e proprio in ragione di questa decisione presenterò un decreto che sarà al vaglio del Parlamento". ALLEANZA CON LA LEGA - Il secondo degli argomenti toccati del neo-segretario è l'alleanza tra il suo partito e la Lega Nord. "Resterà salda per l'intera legislatura. Fino alla fine", taglia corto Alfano intervistato dal Tg1. Il ministro si è detto certo della solidità dell'alleanza, "anche perché è la seconda legislatura che ci vede insieme al governo - mi riferisco alla prima 2001-2006 e adesso questa - e in entrambe siamo stati in grado di fare insieme le riforme e allo stesso tempo di dare una stabilità al Paese. Quando invece la sinistra è stata chiamata a governare ha dato prova d'instabilità. E dunque io credo che l'alleanza Pdl-Lega sia l'unica che può dare all'Italia una serena stabilità e anche una buona prospettiva di riforme per il Paese". REFERENDUM - Poi una battuata sui referendum e sul nucleare, dove il Pdl ha deciso di mantenere un basso profilo. La questione del nucleare è "una questione talmente controversa, figlia anche della emotività nata anche dalle vicende drammatiche giapponesi, per cui noi non vogliamo influire dando un'indicazione di governo e di maggioranza", ha spiegato Alfano. "Prenderemo il risultato del referendum per quel che sarà - ha aggiunto -, e qualunque sarà la decisione del popolo sovrano non la considereremo nè a favore nè contro il governo ma la considereremo come la decisione autentica di un popolo che si autodetermina in riferimento ad una questione delicatissima come quella del nucleare".

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