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New York, sì alle nozze gay. Vince Obama (e Lady Gaga)

Svolta negli Usa: maggioranza trasversale nel Senato, è il sesto stato nel Paese. Il presidente premeva in vista delle elezioni 2012. E la popstar: "Ora via con le richieste di nozze!"

Giulio Bucchi
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Lo Stato di New York ha legalizzato i matrimoni gay. La svolta storica è arrivata con un voto trasversale al Senato statale che ha visto quattro repubblicani della maggioranza schierarsi a favore del provvedimento e votare insieme con i democratici. New York diventa, così, il sesto e il più popoloso Stato americano ad aprire alle nozze gay, dopo Iowa, New Hampshire, Massachusettes, Connecticut e Vermont. Il voto è arrivato dopo un lunghissimo negoziato in cui si era inserita la pressione di Barack Obama per un esito favorevole al provvedimento. Lo sguardo del presidente americano, infatti, è puntato ormai sul 2012, quando cercherà un secondo mandato presidenziale e l'atteggiamento della comunità gay si rivelerà cruciale. Alla vigilia del voto parlamentare, Obama si era detto convinto, nel corso di un evento pubblico a New York, che "le coppie gay meritino gli stessi diritti legali di qualsiasi altra coppia nel Paese". Sul comportamento dei senatori ha pesato anche la posizione di Michael Bloomberg, sindaco della Grande Mela, che oggi saluta il voto come uno "storico trionfo dell'eguaglianza e della libertà". Commossa una paladina della comunità omosessuale americana e non solo, la popstar Lady Gaga: "Non riesco a smettere di piangere! La rivoluzione è nostra per combattere per amore, giustizia, uguaglianza. Rallegrati NY, e via con le richieste di matriomonio. Ce l'abbiamo fatta!!!".

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