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Vasco si sente un pò Garibaldi "Unirò l'Italia con la musica"

Il cantante di Zocca: "Scriverò il manifesto della nuova umanità, Dio è morto da tempo". Lui, però, non se la passa tanto bene

Veneziani Gianluca
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Il Blasco torna a parlare, e stavolta non la fa tramite Facebook o Twitter, come ormai è sua abitudine. Ma in un'intervista concessa al giornale L'Unità. Per l'occasione indossa vesti di neo-patriota, ispirato da indignazione civile e da sentimenti risorgimentali. "L'italia è in preda a una guerra civile", sentenzia . E quindi compie un balzo storico nel passato: "Il nostro Paese è un sogno ottocentesco, manca ancora una forte identità nazionale. Per questo dobbiamo imparare a sentirci italiani ed europei". Non mancano i deliri di onniopotenza in questo uomo, ora un pò malandato. Come quando spiega: "Ciò che tiene unita l'Italia sono la lingua, la tv e...la mia musica". Insomma, Vasco come nuovo Garibaldi, icona attorno a cui ricostruire il Paese. Non vi sembra un pò troppo, fan accaniti del mito di Zocca? Dopo tutto, ora lo hanno consacrato anche in un film proiettato alla Mostra di venezia, biografia autorizzata che suona un pò come un epitaffio musicale. Ma il Blasco non si ferma e sfida anche il creatore. Da novello Zarathustra afferma "Dio è morto. Ora resta solo l'Uomo, il grande mistero di questo universo". E aggiunge: "L'ho scritto pure nel Manifesto Futurista della Nuova Umanità". Ma come Vasco? Anche tu futurista? Non bastavano Fini, Bocchino e compegnia bella? E poi, dai, parlare di "manifesto" suona un pò sinistro, non credi? Ma forse su un giornale come L'unità te lo puoi permettere... Infine le perle di saggezza, che sfidano ogni ovvietà. Blasco, ispirato, pronnucia: "E' sbagliando che si impara". Ma davvero? "Non ci sono più le mezze stagioni" non lo aggiungi? Comunque poi si giustifica: "Bisogna vivere improvvisando". Perché, si sa, vivere non basta per dire cose intelligenti.

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