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Jack Nicholson in casa di Tito Scatta la lite tra ex comunisti

Dopo l'incendio che ha distrutto la sua villa, la star di Hollywood ha puntato un'ex residenza del regime a New York. E' scontro

Carlotta Addante
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Jack Nicholson cerca casa a New York. Niente di eccezionale se la dimora su cui l'attore ha messo gli occhi non fosse una ex residenza di proprietà della Repubblica federativa socialista di Jugoslavia, usata ai tempi di Tito come alloggio di rappresentanza per diplomatici e ospiti illustri. La proprietà - Dalla caduta del regime di Tito ad oggi, l'appartamento è rimasto sempre vuoto, riempiendosi di ragnatele e polvere, ma le bollette (circa 12.300 dollari al mese per spese condominiali) continua a pagarle in toto la Serbia. Questo accade nonostante gli accordi che prevedono che la somma dovrebbe essere spartita tra Croazia, Slovenia, Montenegro, Macedonia e Bosnia-Erzegovina. Ma i sei Paesi nati dopo il '92 non riescono ancora a trovare la quadra sulla divisione degli immobili che sono stati lasciati in eredità dal regime. Gli accordi - A Nicholson sarebbero stati chiesti per l'appartamento (un mega flat di 215 metri quadrati con sei camere da letto, quattro bagni e due soggiorni a pochi passi da Fifth Avenue) circa 20 milioni di dollari, sempre teoricamente da spartire tra i sei Paesi dell'ex Jugoslavia. L'attore sarebbe così interessato all'acquisto da aver lanciato un appello agli Stati per mettersi d'accordo il più presto possibile (la sua villa hollywoodiana è andata infatti in fiamme lo scorso 10 settembre). E l'appello sembra aver sortito l'effetto sperato visto che la questione dovrebbe essere discussa proprio domenica prossima a Sarajevo. E l'accordo non sarà certo facile da raggiungere...

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