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Alluvione, caccia ad Alemanno Ma la colpa è di Rutelli e Uolter

Roma allagata, scatta la caccia al sindaco. Ma ci si dovrebbe indignare con le giunte di sinistra tutte feste e notti bianche

Giulio Bucchi
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C'è chi li ha contati, non con il pallottoliere ma con un sofisticato sistema che sfrutta anche la tecnologia satellitare: settemila. Settemila fulmini in poche ore con 180 millimetri di pioggia abbattutasi al suolo, più di quanta  ne era prevista per l'intero mese di ottobre. In un seminterrato all'Infernetto, quartiere sud di Roma, l'acqua ha raggiunto i tre metri di altezza. Gli uomini del 118, arrivati sul posto per soccorrere una famiglia in difficoltà, hanno dovuto chiamare i sommozzatori dei vigili del fuoco. E i sommozzatori hanno tirato a galla il corpo di un uomo, un trentaduenne immigrato dello Sri Lanka. Era morto annegato. In uno stabile a Tomba di Nerone, quartiere nord, è crollato il vano di un ascensore. In quel momento l'ascensore era per fortuna deserto. Scene da acqua alta a Venezia nel centro storico della Capitale: auto bloccate, metropolitane e treni fermi, acqua al ginocchio, e ancora più su, dei pedoni. Al Circo Massimo, a metà mattinata, è comparsa una canoa. Colore blu, due a bordo. A Caracalla un autobus è riuscito a parcheggiarsi in un punto rialzato della strada, pochi metri quadrati, tutt'intorno acqua. E subito l'automezzo s'è trasformato in un gommone di salvataggio: decine di pedoni l'hanno preso d'assalto per mettersi in salvo, fino a quando l'«isola» è stata raggiunta dalla piena e i pedoni hanno trovato scampo uscendo dai finestrini. Roma è in ginocchio, piegata da un nubifragio di eccezionale violenza. E le opposizioni rispolverano il più logoro e triste dei luoghi comuni: nubifragio, sindaco ladro. Meglio: incapace. Settemila fulmini, 180 millimetri di pioggia. Il record nazionale è di 25 mila fulmini, ma in un'intera giornata, non in poche ore. Roba mai vista. E Angelo Bonelli, leader del Sole che ride (ride sempre, il loro sole, anche quando sui Verdi scende la notte elettorale), presenta un esposto alla Procura di Roma. Ipotizza pure il reato, Bonelli: disastro colposo. Cioè negligenza, imprudenza, inosservanza di specifiche norme. Sotto accusa, Gianni Alemanno, non sappiamo se colpevole di non aver chiesto al Padreterno di fermare il nubifragio o di non aver aperto un gigantesco ombrello per proteggere Roma. Promemoria per lo smemorato Bonelli, la sinistra e il centrosinistra: parliamo di Roma, città eterna ed eternamente governata dalla sinistra. Francesco Rutelli divenne Primo cittadino nel 1993. Poi fu rieletto. Sindaco per otto anni, prima come rappresentante dei Verdi oggi di Bonelli, poi dei Democratici. Dopo di lui, Veltroni, sindaco per sette anni. Prima di Rutelli e Veltroni, una breve parentesi democristiana. E poi Vetere, Petroselli, Argan. Tutti comunisti. E' dal 1976 che Roma è di fatto nelle mani della sinistra e delle sue varie sigle, Pci, Ds, Pd, Democratici, Verdi. E ora la colpa è di Alemanno, che governa dal 2008, che sicuramente non ha fatto tutto quello che poteva e doveva fare, che ha le sue colpe e che, soprattutto, non è stato neppure capace di convincere nuvole e vento e pioggia a prendersi un attimo di tregua, dopo 35 anni di sistematiche distruzioni del territorio. Promemoria bis per l'ultrasmemorato Bonelli, sempre assieme agli indignati di sinistra. Vi dice qualcosa la Festa del Cinema? E le Notti bianche? E il Fiction Festival voluto da Marrazzo e caro alle amministrazioni capitoline? E le fiaccolate, i megaconcerti, le star che si esibivano in piazza, i soldi spesi a palate per rilanciare, così dicevano, l'immagine di una città che più era rilanciata e più indietreggiava, più si inguaiava, più perdeva turisti? Una notte bianca in meno e qualche strada rifatta come si deve, con tombini e canali di scolo efficienti. E i romani, ieri, avrebbero vissuto una giornata diversa. Promemoria ter, con invito a recarsi sul posto: via Flaminia, una delle grandi arterie che portano a Roma, ieri era allegata. Traffico, caos. A via Flaminia, in molti tratti, a destra e sinistra non ci sono canali di scolo. Via Flaminia è strada antica. Ma chissà, forse la colpa è tutta degli antenati di Alemanno, che però è nato a Bari. Ultimo promemoria, questa volta per il sindaco: egregio Primo cittadino, Bonelli esagera, straparla. Però, senza offesa, non possiamo continuare a piangere miseria, a chiedere lo stato di calamità naturale, a lamentarci perché il governo non passa fondi, perché le manovre mettono i Comuni con le spalle al muro e perchè il Padreterno ha deciso di far piovere, sia pure a dismisura. Pare che, da qualche parte, il Comune avesse 2 milioni di euro da dedicare alla pulizia straordinaria. Pare anche che i due milioni di euro dovessero essere utilizzati per prevenire i disastri, abituali a Roma, delle piogge autunnali, cioè per pulire i tombini intasati dalle foglie. Pare che poco o nulla sia stato fatto in tal senso. E ieri a Roma sembrava di stare in Bangladesh. Sentiti ringraziamenti a Rutelli, Veltroni e tutti gli altri. Ma forse è anche venuto il momento di piangere di meno. Di acqua a Roma ce n'è stata fin troppa. di Mattias Mainiero

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