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La scuola finisce troppo presto? Ora c'è il bidello baby-sitter

La campanella non è in sintonia con l'orario degli uffici: le mamme affidano ai collaboratori scolastici i pupi. Con 15 euro al mese in nero

Lucia Esposito
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Chi è mamma può capire: al mattino il capufficio ti aspetta, ma la campanella della scuola suona più tardi. Al pomeriggio accade il contrario: la scuola finisce ma tu sei ancora al lavoro, o bloccata nel traffico. E il pupo? Dove lo metto? Le soluzioni sono molteplici. C'è chi si affida a una tata e chi vive a scrocco, cioè sfrutta le mamme che non lavorano chiedendo loro se possono, gentilmente, ritirare anche il proprio pargolo. Il punto è che non sempre le altre mamme sono disponibili (vuoi lavorare? Hai i soldi? E allora pagati una tata..) o che l'amato pupetto si mette di traverso, punta i piedi, sgrana gli occhi e urla: "No con te non ci vengo". Un gruppo di genitori di Livorno hanno trovato una soluzione alternativa, inventando anche una nuova figura professionale: il bidello-baby sitter.  A guardare i bambini a scuola, prima e dopo le lezioni, ci pensano le stesse bidelle, pagate non dallo Stato, ma dai genitori, che hanno chiesto ai custodi di fare da tata ai loro piccoli. Quindici euro al mese e il problema è risolto. Il bimbo non frigna e le mamme non si stressano.

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