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Tra enti, stipendi e le auto blu Tutti gli sprechi da tagliare

Prima di intervenire sulle pensioni e sui nostri risparmi, Monti elimini gli sperperi della pubblica amministrazioni e i privilegi

Lucia Esposito
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Saranno tempi duri. Ma prima di mettere le mani in tasca agli italiani, prima di toccare le pensioni, i conti correnti, il prof Monti prenda forbici e cominci a tagliare gli sprechi pubblici. Dalle auto blui ai portaborse dei parlamentari, il Corriere della Sera propone la mappa dei possibili tagli da cui il governo Monti dovrebbe partire. In primis il parco auto blu il cui taglio farebbe risparmiare un miliardo ogni anno. Poi  o bilanci di Sato, Regioni, Province e Comuni sono un altro punto su cui intervenire, "servono bilanci unici, trasparenti, che lascino piena autonomia politica ma che siano leggibili da tutti", si legge. Insomma, bilanci in cui si capisca qualcosa. Bisognerebbe intervenire sul conflitto d'interessi, sui doppi incarichi e sul doppio lavoro.  Bisognerebbe omologare i gettoni di presenza dei consiglieri comunali e regionali, evitando che un consigliere comunale di Padova incassi per ogni seduta 45,90 e uno di Verona 160. Bisogna intervenire sulle nomine, perché avvengano  solo per motivi di merito e poi portare avanti l'abolizione delle province che costano fra i 14 e i 17 miliardi l'anno. Tagliare i p ortaborse dei parlamentari e il sistema dei vitalizi. Le spese esagerate delle Regioni, ridurre i voli blu (nel 2009 le ore volate per ogni membro del governo sono state del 23% superiori al record del 2005). Ecco alcuni spunti da cui si potrebbe cominciare, ma di grasso che cola ce n'è tanto in Italia...

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