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L'Italia sarà degli immigrati: arrivano 18 milioni di stranieri

Istat: 2065, gli extracomunitari saranno triplicati. Più del 23% della popolazione del Belpaese non sarà italiana

Costanza Signorelli
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Sempre più stranieri, sempre meno italiani: questo il futuro che ci attende. Ma non si tratta di supposizioni o timori, è la realtà dei dati diffusi dall'Istat sul futuro demografico del Paese: "Negli anni a venire ci saranno sempre più stranieri residenti in Italia". Infatti, dagli attuali 4,6 milioni si passerà a 17,9 milioni nel 2065, con una forbice compresa tra i 17,9 ed i 19,3 milioni. Contestualmente, nel periodo 2011-2065 l'incidenza della popolazione straniera sul totale passerà dall'attuale 7,5% a valori compresi tra il 22% e il 24% nel 2065. Sul territorio - La collocazione territoriale della popolazione straniera, comunque in crescita ovunque, proseguirebbe ad avvantaggiare soprattutto le regioni del Centro-nord. Nel Nord-ovest la popolazione straniera raggiungerebbe i 5,1 milioni d'individui entro il 2065, ossia un ammontare corrispondente al 36% della popolazione straniera complessivamente residente sul territorio nazionale. Il Nord-est e il Centro seguirebbero con, rispettivamente, 3,7 e 3,6 milioni di residenti e una copertura territoriale del 26% per entrambe. Il Sud e le isole ospiteranno, invece, 1,2 e 0,5 milioni di residenti, per una copertura territoriale del 9% e del 4%. Sempre più vecchi - Allo stesso tempo, l'età media della popolazione è destinata ad aumentare, dai 43,5 anni nel 2011 fino ad un massimo di 49,8 anni nel 2059. Dopo tale anno l'età media si dovrebbe stabilizzare sul valore di 49,7 anni, a indicare una presumibile conclusione del processo di invecchiamento della popolazione. Molto accentuato è anche l'aumento del numero di anziani: gli ultra 65enni, oggi pari al 20,3% del totale, nello scenario centrale aumentano fino al 2043, anno in cui oltrepasseranno il 32%.

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