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Obama "Uccidere il presidente, una buona idea per salvare 7 milioni di ebrei". Commento choc

Sconcertante presa di posizione del direttore dell'Atlanta Jewish Times. Poi la retromarcia: "Volevo sondare la reazione dei lettori"

Andrea Tempestini
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Uccidere Barack Obama? "E' un'opzione". Parola del direttore dell'Atlanta Jewish Times, il giornale della comunità ebraica della città della Gerorgia. E mentre oggi, sabato 21 gennaio, si vota in South Carolina, un altro stato del Sud, esplode il caso per le parole di Andrew Adler, il direttore che pensa all'omicidio del presidente. Secondo il discutibile editoriale, uccidere Obama è una delle tre opzioni che ha a disposizione Israele per tutelare la propria sicurezza e garantirsi la sopravvivenza. Nell'ordine, le opzioni: "Prima, attaccare Hezbollah e Hamas. Seconda, la distruzione ad ogni costo degli impianti nucleari dell'Iran. Terza, assassinare Obama". "Sono dispiaciuto" - Adler poi argomenta la sua posizione spiegano che l'assassinio del presidente a stelle e strisce, da lui considerato un "nemico giurato di Israele, va soppesata poiché l'alternativa potrebbe essere lo sterminio di sette milioni di abitanti di Israele in caso di attacco da parte dell'Iran o di altri paesi arabi. La presa di posizione ha ovviamente sollevato un vespaio di polemiche, e così è arrivata la praziale retromarcia di Adler. Il direttore si è detto "dispiaciuto" e ha giustificato la boutade spiegando che voleva soltanto "sondare la reazione dei suoi lettori".

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