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Droga in plancia: ecco dati choc sui comandanti "fatti"

Schettino è risultato negativo ai test, ma molti suoi colleghi fanno uso di sostanze stupefacenti: nel 2011 risultati positivi in 72

Lucia Esposito
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Francesco Schettino è risultato negativo ai test. Lui non era fatto. Ma il naufragio della Concordia ha alzato il velo su una triste realtà: in plancia succede di tutto. A rivelarlo è Panorama.it: nel 2011 i comandanti di navi mercantili e da crociera risultati positivi ai test di droga e alcol effettuati dagli armatori durante la navigazione, sono stati 72. I marittimi sorpresi a farsi sono stati 60, gli altri dodici, sempre secondo quanto riporta il sito, avevano nel sangue e nelle urine tracce di alcol.  Le società armatrici organizzano i controlli a sorpresa due volte l'anno e servono ad assicurare la buona navigazione dei passeggeri e delle merci.  Controlli e verifiche - "I controlli e le selezioni che facciamo sul nostro personale, comandanti compresi, sono davvero rigorose, è la legge italiana sulla privacy ad impedirci di esserlo ancora di più. Ad esempio, le società armatrici non possono fare i test psico-attitudinali ai comandanti di nazionalità italiana prima di imbarcarli mentre non abbiamo difficoltà a sottoporre a questo test i comandanti d'origine indiana o di altra nazionalità. E difatti noi puntualmente lo facciamo . Certamente questo test non è risolutivo ma è un ulteriore “filtro” aziendale prima dell'imbarco”, ha detto a Panorama.it, Paolo D'Amico presidente di Confitarma (il sindacato degli armatori) che aggiunge: "per la legge sulla Privacy gli armatori non possono essere a conoscenza del dato globale sull'abuso di sostanze stupefacenti e di alcol a bordo delle navi battenti bandiera italiana. E questo è invalidante. Benché l'Italia sia tra i Paesi più rigorosi e attenti nell'applicazione della normativa in materia , questo non ci permette di monitorare il problema e di intervenire ulteriormente se necessario”.        

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