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NoTav,schiaffo di Napolitano Foglio di via per Turi

Il Capo dello Stato non incontra i sindaci della Valsusa, Il pacifista voleva avvicinarsi al presidente in visita a Torino: fermato

Nicoletta Orlandi Posti
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Avanti con la fermezza sulla Tav. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano difende la Tav, sostiene che bisogna garantire lo sviluppo, e dice no a "comportamenti inammissibili", fa appello perchè si desista da questi. Pur sottolineando che il dissenso è giusto che ci sia, è un diritto sacrosanto, a patto che venga esercitato nei limiti della legalità. In più il presidente annuncia che non incontrerà i sindaci della Val Susa per discutere "decisioni che non mi competono". La nota del Quirinale arriva in prima serata, alla vigilia dell'impegno istituzionale programmato da tempo per domani proprio a Torino. "C'è bisogno nel Paese di un clima costruttivo, nel quale l'attenzione e gli sforzi si concentrino sull'impegno a garantire sviluppo, occupazione, giustizia sociale", dice Napolitano. Rivolgendo quindi "il più caldo appello a quanti restano non convinti della pur rilevante importanza, per l'Italia e per l'Europa, di quell'opera, affinchè desistano da comportamenti inammissibili". Aggiungendo, "sarò domattina a Torino per un importante evento istituzionale già da tempo in programma. Mi si rivolge ora qualche richiesta o invito perchè colga l'occasione per incontrare gli amministratori della Valle di Susa, o una parte di essi. Sono ben consapevole della gravità delle tensioni insorte in quella realtà, con pesanti riflessi sull'ordine pubblico in altre parti del paese. Ma non posso aderire a incontri in cui si discutano decisioni come quelle relative alla linea Torino-Lione: decisioni che non mi competono, che sono state via via assunte dalle istanze di governo responsabili e che hanno già formato oggetto, nel corso di parecchi anni, di molte discussioni e mediazioni". Anzi, "proprio in coerenza con la natura del mio mandato e del mio ruolo, non entro nel merito di contrasti politici". Fermato Turi - Il pacifista e militante del   movimento No Tav, Turi Vaccaro (nella foto), è stato bloccato mentre vestito di bianco tentava di oltrepassare il cordone delle forze dell'ordine posto a protezione di   Palazzo Madama a Torino dove era in corso un convegno promosso dal Csm  e al quale partecipavano il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il vice presidente del Csm Michele Vietti e i ministri   Severino, Fornero e Profumo. Vaccaro, domenica scorsa era salito su un traliccio dell'alta  tensione a Chianocco, in Val di Susa. Con lui sono stati identificati anche altri attivisti che si trovavano in zona. La situazione è   tranquilla. Gli è stato consegnato un foglio di via che gli impedisce di fatto di non mettere più piede per un anno nei comuni di Avigliana, Bussoleno, Chiomonte, Exilles, Gravere, Giaglione, Susa, in Valle di Susa.  Nel giugno scorso, Turi Cordaro detto 'Vaccaro' si era "lanciato" dalla galleria autostradale "Ramat", nel comune di Chiomonte, scendendo sulla sede autostradale proprio mentre stava transitando una pala cingolata in uso alle maestranze del cantiere. Ad agosto, in via dell'Avanà, ai piedi dell'area di cantiere de "La Maddalena" di Chiomonte, il pacifista si è inerpicato sulla sommità di un albero, a circa diciotto metri di altezza, scendendo solo tre giorni dopo. L'altro ieri, in Val Clarea, al di fuori delle recinzioni del cantiere, prima si è arrampicato su una torre-faro e poi è salito arbitrariamente su un traliccio dell'alta tensione, posto sotto sequestro, nei pressi della baita, tanto da rendere necessaria la sospensione dell'energia elettrica su quella struttura e l'impiego di personale dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa a tutela della sua persona, fino all'indomani. Le proteste continuano - Di tutta risposta un centinaio di manifestanti No Tav ieri sera ha occupato nuovamente l'autostrada A32 Torino-Bardonecchia. L'azione è stata decisa quasi al termine dell'assemblea del pomeriggio.   Non è stata un'occupazione a oltranza - è infatti durata un paio di ore, ma, dice Nicoletta Dosio, "un'azione dimostrativa per dire che non ci hanno spaventati".  Sostegno alla lotta della Val di Susa dopo il no all'incontro con i sindaci da parte del presidente della Repubblica è arrivato dal premio Nobel Dario Fo. "Napolitano, che è un uomo tutto d'un pezzo, poi pagherà sul piano della credibilità e del tempo il fatto di non incontrare i rappresentanti dei comuni della Val di Susa. Hanno promesso incontri giocando con le persone al gioco dell'Oca", ha detto alla Zanzara su Radio 24 sostenendo di essere "impressionato" dal comportamento del governo per non aver risposto a una lettera firmata da 360 intellettuali sulla Tav. "Il governo non ha risposto agli scienziati che hanno detto che la Tav non fa fatta, 360 intellettuali di fama internazionale trattati come se fossero 360 gatti sperduti nel sottosuolo di Roma. Non è possibile che non si dia una risposta. Monti taglia fuori i cittadini italiani che non vogliono la Tav. Monti ha un atteggiamento di piedi giunti e di prepotenza che non mi piace. Mi disturba questa sufficienza da parte di Monti. Non si fa l'ammucchiata. Sennò va a finire come la canzone che ho scritto con Jannacci: no tu no? E perchè? Perchè no". Avanti tutta - L'Unione europea da parte sua, per bocca del commissario Ue Laurens Jan Brinkhorst, coordinatore del progetto europeo di cui fa parte la Torino-Lione, si è complimentata con l'Italia per "la determinazione del governo Monti" nel proseguire gli impegni per la realizzazione dell'opera. In Prefettura a Torino Brinkhorst, commissario delegato al Corridoio 5, ha incontrato il prefetto della Provincia, Alberto Di Pace, il sindaco della città, Piero Fassino, il presidente dell'osservatorio per la Tav Torino-Lione, Mario Virano, il presidente della Provincia, Antonio Saitta, l'assessore regionale ai Trasporti, Barbara Bonino, e il direttore generale di Ltf, Marco Rettighieri. Il governo, dal canto suo, ha ricordato ai No Tav che la prova di forza "non conviene a nessuno". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, mettendo però il popolo della Val di Susa con le spalle al muro: "Dovrebbero cominciare loro, però". Intanto il governatore del Piemonte Roberto Cota ha annunciato lo stanziamento delle "compensazioni" a favore del territorio interessato dai lavori sull'alta velocità. "Dal Cipe comvocato per venerdì - ha spiegato il presidente leghista dopo aver incontrato il premier Monti - arriverà lo sblocco di 20 milioni di euro". Prognosi sciolta per Abbà - Migliora Luca Abbà, il No Tav folgorato su un traliccio dell'alta tensione lunedì 27 febbraio davanti al cantiere della Tav di Chiomonte. La prognosi verrà sciolta entro questa sera. E' cosciente e oggi ha riconosciuto i parenti che sono andati a trovarlo all'ospedale Cto, dove è ricoverato. Non ha parlato ma ha risposto alle loro parole con un cenno del capo. "Il paziente ha mantenuto il respiro spontaneo - scrivono i medici sul bollettino - viene sottoposto a cicli di ventilazione non invasiva con maschera facciale che tollera bene. Il quadro mostra una buona stabilità, nonostante alcuni episodi febbrili".  

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