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Il segretario contro la Lega: "Alle urne senza di loro"

Pdl, Alfano: "Titoli di coda del film. Ma Monti ci è costato caro, non abbiamo nemmeno guadagntao Casini..."

Lucia Esposito
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Un sacrificio necessario. Il segretario Angelino Alfano chiude la porta quasi definitivamente alla Lega, ormai ex alleata del Pdl. Alle amministrative "gli elettori ci vedranno senza la Lega al Nord, anche se ancora nutriamo qualche speranza… - ammette in un'intevista al settimanale Chi -. Per sostenere Monti abbiamo pagato un dazio altissimo. Abbiamo perso un alleato, sacrificando i nostri interessi per il bene dell'Italia". Insomma, spiega Alfano usando un'immagine cinematografica, "queste elezioni rappresentano i titoli di coda di un film che sta per chiudersi". Più che le sparate di Bossi contro il premier (che al Nord rischierebbe la vita), contano piuttosto questioni di equilibri politici nazionali nuovi. "Certo - spiega il segretario - il Pd non ha sconquassato un'alleanza. Noi abbiamo lasciato Bossi senza guadagnare l'alleanza con Casini. Speriamo che i cittadini capiscano e ce lo riconoscano". Nuovi assetti - Le parole di Alfano lasciano però presagire anche un quadro del tutto differente: addio ai due poli destra-sinistra e all'alleanza "obbligata" con il Carroccio per blindare il Nord. D'altronde, che il Pdl stia pensando al superamento del bipolarismo grazie ad una nuova legge elettorale non è un segreto. Niente premio di maggioranza ed elezione diretta del premier sono due dei punti che Berlusconi e Alfano stanno valutando in un dioalogo a distanza con il Partito Democratico. Per un film che finisce, un altro che inizia.

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