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Tangenti, giallo nella Lega: Boni non lascia, il vice sì

Il presidente del Consiglio regionale lombardo scrive ai consiglieri: "Io innocente". Ma Dario Ghezzi si dimette

Andrea Turco
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Il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Davide Boni non intende dimettersi. E' stato lo stesso Boni con una e mail inviata a tutti i consiglieri regionali a spiegare che "le accuse non hanno la minima influenza sul mio ruolo di rappresentanza e garanzia" e quindi ha aggiunto "intendo proseguire  nel mio mandato". Boni spiega la sua opinione sull'inchiesta che lo vede indagato per corruzione. "Ho ricevuto un'informazione di garanzia in relazione a fatti tutt'altro che dimostrati e che non ha avuto ancora alcuna forma di efettivo riscontro e sulla quale io spero  mi deve essere dato, prima ancora che garantito, il diritto di difendermi". Fiducia nella giustizia - L'esponente della Lega, Davide Boni è sicuro dell'innocenza e lo dimostra lanciando una sfida ai suoi detrattori. "Sfido chiunque a trovare un solo euro nelle mie tasche che non sia frutto del mio lavoro o, per   quanto riguarda il mio partito, che non sia frutto di versamenti o elargizioni ufficiali e dettagliatamente documentabili". Boni si dice inoltre fiducioso nella magistratura. "Non mi sentirete parlare di complotti, nè tanto meno di critiche per un uso strumentale della giustizia da parte dei magistrati inquirenti. Ho sempre avuto rispetto  del loro operato e non vedo perchè dovrei cambiare opinione in questo momento". Ghezzi si dimette - Intanto il capo segreteria di Boni, Dario Ghezzi si è dimesso. A quanto si apprende durante i lavori del Consiglio regionale Ghezzi, coinvolto nell'inchiesta che riguarda lo stesso Davide Boni, ha rassegnato le proprie dimissioni questa mattina.  

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