Tremonti bacchetta Monti "Con lui economia giù"
L'ex ministro critica i provvedimenti del premier in materia economica. Pure il Financial Times: Lavoro, non sia timido
Giulio contro Monti e, ancora una volta, contro Silvio. Mentre il Cav ha ribadito il suo sostegno al premier, Tremonti si sfila da un appoggio incondizionato al governo e, ospite al Tg3 linea notte, comincia a bacchettare il professore per le defaillance proprio nelle materie di sua competanza: «L'economia sta andando molto indietro anche per effetto di provvedimenti sbagliati". Un errore blu a cui seguono moltissimi rossi: "Parliamo di un governo che «se si guardano i decreti è molto debole». Tremonti sottolinea che Monti, prima di divetare premier «diceva che si doveva fare di più per la crescita» e oggi è come «il venditore di almanacchi Leopardi» (ogni anno annunciava fortune che però non arrivavano mai). L'ex ministro dell'Economia, come in una litania, sgrana il rosario di tutte le mazzate che stanno per abbattersi sugli italiani dal fatto che a giugno saliranno le tasse sulla casa, che a settembre arriverà la stangata dell'Iva, che sono in arrivo i rincari delle bollette. Ma anche il Financial Times, che ai tempi del Cav era sempre pronto ad attaccare l'Italia, ora mette in discussione l'operato di Monti e sostiene che la riforma del lavoro è un'occasione che non puuò permettersi di sprecare, lo esorta a non essere timido perché il vero sviluppo del Paese passa dal binario dell'occupazione. Nell'editoriale si legge che spesso i datori di lavori sono costretti a tenersi lavorator improduttivi e non riescono a offrire contratti permanenti a lavoratori più giovani. Una situazione che spinge molti giovani a lascire il Paese e chi resta riceve poca formazione perché i contratti sono a tempo e l'azienda non investe. Insomma, il consiglio del quotidiano finanziario è quielo di rendere più facile il licenziamento, ridurre il numero di contratti atipici, in cambio rende più consistenti i sussidi per chi è in cerca di un lavoro.