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Spunta la legge che ti difende se non paghi la rata del mutuo

Approvato un disegno di legge che tutela il debitore meritevole: chi è in bancarotta dopo licenziamento, divorzio o malattia

Lucia Esposito
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E' la prima volta che succede: il consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge che regola il caso di bancarotta individuale. Il debitore meritevole che abbia acceso un mutuo o un prestito in linea con il suo reddito del momento, non sarà più un pignorato a vita, sottolinea la Repubblica. Il disegno di legge che modifica la legge sull'usura de gennaio 2012 tutela i creditori speciali come un'ex moeglie che riceve gli alimenti e non autorizza la cancellazione dei debiti verso lo  Stato, ma consente la rateizzazione. Il disegno di legge prevede una prima ciambella di salvataggio per il consumatore schiacciato dai debiti: la composizione. Con l'assistenza gratuita degli organismi di composizione della crisi, il debitore può fare un piano di rientro in cui può spiegare realisticamente quanto può restituire e in che tempi. Questo piano sarà esaminato poi dal giudice.  A questo punto il giudice potrà omologare il piano e imporlo ai creditori. A questo punto i beni del debitore non possono più essere pignorati. L'alternativa è quella del debitore che possiede dei beni e sceglie di consegnarli a un liquidatore che provvede a metterlo in vendita. La liquidazione non comporterà costi aggiuntivi per il debitore. Ovviamente l'aiuto arriva solo per quei debitori meritevoli, che abbiano contratto debiti ragionevoli rispetto al reddito del momento. Insomma, il principio che ispira la riforma è: non si aiutano i furbi, ma non si possono condannare a vita chi ha comprato un televisore quando aveva un lavoro regolare. Il giudice nell'esprimere il suo giudizio su chi si ritrova in rosso, tiene conto anche di circostanze speciali come un divorzio, un licenziamento, una malattia.  

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