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Pdl, la fronda anti Monti: fan la guerra al prof in 13

Parlamento sempre più ostile al premier. Tra gli azzurri un manipolo non ha mai votato sì ai provvedimenti del governo. Ecco la lista

Andrea Turco
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Mario Monti dovrebbe fare attenzione quando parla di consenso. Dall'Estremo Oriente il premier ha ammonito i partiti: "Io ho consenso, loro no". Il prof però forse dimentica che il suo "consenso" è strettamente legato ai numeri in Parlamento. Numeri che, stando alle ultime votazioni, diminuiscono di giorno in giorno. Il sito on line notapolitica.it ha fatto le pulci alla coalizione di Monti, scoprendo che esiste una piccola fronda interna al Pdl che non ha mai votato a favore dei provvedimenti messi ai voti dal governo. Nelle votazioni del 13, 15 e 22 marzo si nota un erosione dei sì a favore di Monti e company. I mancati consensi all'operato dei tecnici aumentano, come detto, soprattutto nel Pdl. Se alla votazione del 13 marzo erano solo in 53, nelle successive votazioni (del 15 e del 22) erano rispettivamente 79 e 87. Un aumento verticale che dovrebbe suonare come un campanello d'allarme per i tecnici. La fronda - Sono 13 i deputati Pdl che non hanno mai votato sì. C'è chi vota no, chi si astieni, chi manca. Di seguito i loro nomi: Alessandra Mussolini (nella foto), Guido Crosetto, Antonio Martino, Michela Vittoria Brambilla, Marco Airaghi, Valentina Aprea, Nicola Cosentino, Giovanni Dell'Elce, Niccolò Ghedini, Massimo Nicolucci, Alfonso Papa, Michele Traversa e Marco Milanese. All'elenco poi andrebbero aggiunti gli onorevoli giustificati perché in missione, un assenteista ormai cronico come Giulio Tremonti e due nomi pesanti, Silvio Berlusconi e Angelino Alfano. Loro non votano un po' per scrupolo e un po' perché le critiche possono recapitarle direttamente a Palazzo Chigi, senza passare dal Parlamento.  

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