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Chirac si vendica con Sarkò "Voterò per Hollande"

Nicolas lo aveva definito "rimbambito". Ora l'ex presidente si vendica e toglie l'appoggio al membro del suo partito

Andrea Tempestini
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Tra tre settimane l'ex presidente francese Jacques Chirac non voterà per Nicolas Sarkozy, membro del suo stesso partito di centro-destra UMP e candidato uscente, bensì per il socialista François Hollande. A riferire la notizia è il quotidiano Le Monde, che ha scritto come l'ex titolare dell'Eliseo avrebbe confermato ad alcuni amici la volontà di sostenere il rappresentante del PS rispetto al suo successore e compagno nel partito che Chirac stesso contribuì a fondare nel 2002. Ma non è una novità: a giugno l'ex presidente, mentre inaugurava una mostra in un paesino della Corrèze, aveva dichiarato la sua intenzione di votare Hollande. L'uscita aveva mandato su tutte le furie Sarkozy, tanto che secondo il settimanale satirico, sempre ottimamente informato, Le Canard Enchainé lo avrebbe definito un «rimbambito». Ma se l'anno scorso Bernadette Chirac aveva corretto il tiro sottolineando il tono scherzoso delle parole del marito, ora la notizia di Le Monde è uno scivolone per Sarkozy, perché arriva a sole tre settimane dal primo turno delle presidenziali del 22 aprile, con l'attuale leader francese in rimonta nei sondaggi al primo turno delle presidenziali del 22 aprile. Il mancato voto di Chirac è un danno di immagine, visto che l'anziano ex capo di Stato, 80 anni a novembre, è quasi un monumento nazionale, ancora uno degli uomini più amati di Francia nonostante i guai giudiziari. L'ex presidente dice di Hollande che è «perfettamente netto e chiaro quando dice le cose», mentre a un parente che è andato a trovarlo di recente avrebbe confidato che «nessuno ha parlato male di me come Sarkozy». Che tra i due non scorra buon sangue è cosa risaputa da decenni. I dissapori risalgono al 1995 quando, in seno al Rassemblement pour la République (RPR) dalla cui ceneri è nato l'UMP, Sarkozy decide di sostenere la candidatura di Édouard Balladur, ex premier per cui è stato ministro del Bilancio. Alle presidenziali però vince Chirac, che si vendica non facendo assegnare alcun incarico ministeriale al giovane e ambizioso Nicolas. Nel 2002 Sarkozy non compie lo stesso errore e si schiera con il leader uscente, che viene rieletto; Chirac però non ci casca e si toglie lo sfizio di non nominare primo ministro Sarkò. Nicolas ricopre comunque incarichi di prestigio, come responsabile dell'Economia ma soprattutto dell'Interno, ed è in questa veste che riporta l'ordine, nel 2005, nelle banlieue in rivolta. Nel 2007 Chirac appoggia Sarkozy perché non può fare altrimenti: è il grande vecchio dell'Ump che sostiene l'ala giovane e rampante del partito. Ma il tempo passa e adesso l'ex presidente che ha rimodernato il gollismo non sente alcun obbligo verso l'ex astro nascente della destra e così dice che voterà per Hollande. E a Sarzkoy non resta che consolarsi con Bernadette, l'attivissima signora Chirac, che imperterrita si definisce «sarkozista militante». di Simona Verrazzo

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