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#IOnonESISTO: il progetto fotografico sui disturbi alimentari in mostra a Varese

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Dal 7 al 20 ottobre nella prestigiosa cornice di Villa Recalcati, sede della Provincia di Varese, sarà possibile visitare la mostra fotografica #IOnonESISTO, progetto fotografico narrativo sul tema dei disturbi alimentari,  In Italia circa tre milioni di persone soffrono di Disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione (DAN). Secondo la Società Italiana di Riabilitazione Interdisciplinare Disturbi Alimentari e del Peso (SIRIDAP) la pandemia da Covid-19 ha determinato un aumento del 30% dei casi e un abbassamento dell’età di esordio, ponendosi mediamente attorno ai 12/13 anni, con esordi anche in bambini di 8/9 anni. La crescita esponenziale di questa tipologia di disturbi determina gravi ed inevitabili ripercussioni sulle famiglie, che, disarmate ed impaurite, si ritrovano a fronteggiare un mondo insidioso e sconosciuto ai più.


Il progetto #IOnonESISTO, promosso e sostenuto dalla Fondazione Ananke di Villa Miralago, che si occupa attivamente di prevenzione, formazione, ricerca e informazione nel campo dei disturbi alimentari, si pone l’obiettivo di far conoscere queste patologie attraverso la fotografia, le testimonianze e il dolore di chi ne soffre in prima persona e di tutti coloro che ne sono inevitabilmente coinvolti. «La lotta ai disturbi del comportamento alimentare passa anche attraverso progetti di sensibilizzazione come #IOnonESISTO» dichiara il Presidente della Fondazione Ananke Alberto Simone Pozzoli «per frenare la crescita di questo fenomeno è necessario diffonderne la conoscenza, affinché diventi più semplice intercettare i primi segnali di malessere».  
Gli autori del progetto, a partire da maggio 2021, hanno incontrato, intervistato e fotografato circa 100 soggetti, molti dei quali fanno parte di Villa Miralago (Cuasso al Monte), il più grande Centro in Italia per la cura dei disturbi alimentari e struttura d’eccellenza integrata nel SSN lombardo. Cinzia Fumagalli, madre di un ex paziente e organizzatrice dell’evento, ha intervistato pazienti, genitori, familiari e partner, medici, psicologi, nutrizionisti e tante altre figure che sono coinvolte nella cura di queste patologie. 
«Questo progetto mi ha dato la possibilità di dare un senso alla malattia di mia figlia. La sofferenza è l’elemento che equipara tutti gli esseri umani e questa è la ragione che mi ha spinta a raccogliere non solo le testimonianze di chi sta vivendo la malattia, ma anche di tutti coloro che la incontrano o semplicemente la sfiorano» racconta Cinzia Fumagalli «questo viaggio mi ha vista partire con una valigia vuota che durante il percorso si è riempita di una grande autentica umanità».

Il racconto visivo si sofferma sui segni interiori dei soggetti. Marco Rilli, fotografo, e Davide Comotti, backstage, hanno fotografato le persone sotto una luce diversa, focalizzandosi sulla rappresentazione della personalità e non della malattia. Si tratta di un viaggio emotivo il cui scopo è comunicare un forte messaggio che aiuti a riflettere sulle difficoltà, le angosce, il senso d’impotenza e di inadeguatezza di coloro che vivono direttamente o indirettamente queste patologie, e anche a trasmettere sentimenti di speranza e storie di rinascita. La mostra, patrocinata dalla Provincia di Varese, sarà inaugurata con un evento che si terrà venerdì 7 ottobre, alle ore 17:00, nella Sala Convegni di Villa Recalcati.
La mostra rimarrà aperta fino al giorno 20 ottobre e si potrà visitare tutti i giorni dalle ore 8.30 alle ore 17:00, esclusi il sabato e la domenica. 
 

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