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Auto, disturbatori di frequenze per svaligiare chi porta i figli a scuola

Gigia Pizzulo
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Arrestati i ladri che derubavano i genitori davanti alle scuole milanesi. Bloccavano le chiusure centralizzate con lo jammer, un trasmettitore ad alta potenza in grado di disturbare le frequenze utilizzate dai telecomandi di chiusura delle portiere delle automobili, e appena mamma e papà si allontanavano dalle vetture per portare i figli a scuola entravano in azione e rubavano tutto ciò che trovavano all’interno dei suv o delle auto di grossa cilindrata.

È successo per giorni davanti ad alcune prestigiose scuole milanesi, l’ultimo colpo è stato mercoledì mattina nei pressi dell’istituto Leone XIII in zona City Life. I poliziotti in borghese si sono appostati nelle vicinanze attendendo l’entrata in azione degli Arsenio Lupin. Fino a quando un papà ha parcheggiato il suo fuoristrada davanti all’istituto poi ha preso per mano il figlio e lo ha accompagnato all’ingresso. Appena si è spostato di qualche metro, da una panda parcheggiata poco distante è sceso uno dei due ladri, mentre l’altro per non destare sospetti si è diretto verso via Vincenzo Monti dove avrebbe atteso il complice con tutta la refurtiva.

Il malvivente ha aperto lo sportello del fuoristrada e ha preso una valigetta posta sul sedile posteriore. A quel punto sono entrati in azione gli agenti del Commissariato di viale Certosa cogliendolo in flagranza di reato.

Il complice nel frattempo, non avendo assistito all’arresto, insospettito dal ritardo dell’amico si è allontanato in direzione periferia sempre costantemente monitorato dai poliziotti. È stato fermato a Sedriano nella frazione Roveda, nelle vicinanze del luogo in cui risiede.

 

Dopo averlo bloccato mentre si trovava ancora all’interno dell’abitacolo, gli agenti hanno rinvenuto e quindi sottoposto a sequestro uno “jammer” e degli strumenti da scasso, oltre alla refurtiva. Un bottino di grande valore. Sono state recuperate tre borse da donna di marca Guess, Chanel e Louis Vuitton, due portafogli griffati di grande valore, sei orologi da polso di lusso, tra cui un Rolex, un Patek Philippe e un Hublot, una piastra e un phon professionali per capelli, un paio di auricolari, un borsone e un cappello. Dentro casa, aveva anche 5.200 euro in contanti, custoditi in un borsello di lusso di marca Dior.

I due ladri sono italiani e hanno 42 e 57 anni, per loro sono scattate le manette e si sono aperte le porte di San Vittore, dovranno rispondere di furto pluriaggravato in concorso, ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi false e grimaldelli. Gli agenti di polizia informano che per difendersi dagli “jammer”, o da altre apparecchiature elettroniche usate per scassinare le auto, è opportuno parcheggiare in un luogo sorvegliato da telecamere o controllato da un servizio di vigilanza. Inoltre, quando si chiudono le portiere di un’auto tramite telecomando, il semplice accendersi delle quattro frecce non significa che la vettura è chiusa, meglio controllare e provare ad aprirla manualmente.

 

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