A uscire di casa in queste settimane d’agosto ci si potrebbe illudere, per un attimo, di essere stati catapultati nel Far West: marciapiedi semideserti, strade svuotate dalle auto e un sole che picchia tanto da far vibrare l’aria sopra l’asfalto. Del Far West, oltretutto, non mancano nemmeno i proverbiali “banditi”, seppur qui non portino il cappello a tesa larga e la rivoltella nella fondina.
Ciò nonostante non manchino nemmeno i presidi in strada: oltre ai pattugliamenti straordinari voluti per la stagione difficile in città, restano anche i sempreverdi militari dell’operazione “Strade Sicure”. Ma Milano è grande e la coperta corta. I presidi civili, indispensabili per garantire capillarità, in estate si riducono drasticamente. Esemplificativo l’esempio di Centrale, dove la tassista Barbara racconta di evitare il piazzale di notte: «Non mi sento sicura. nOra che molti clienti sono in ferie mi capita di restare sola, preferisco non rischiare».
A peggiorare il quadro, le famose “piazze tattiche” tanto celebrate dall’amministrazione Sala: spazi pubblici ridisegnati con arredi urbani e sedute colorate che, specie d’estate, si trasformano in luoghi di bivacco e disordine, finendo per favorire degrado e insicurezza invece che vivibilità.
Intanto, la cronaca parla chiaro. In appena sette giorni la Polizia ha messo a segno 18 arresti per reati che spaziano dalle rapine allo spaccio, con oltre 300 controlli mirati.
La già citata operazione ad alta intensità, partita lunedì scorso sotto il coordinamento della Questura e con il supporto del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che ha impegnato circa 300 agenti in pattuglie e posti di blocco, risultando in un bilancio netto: 292 persone identificate, molte con un lungo curriculum criminale.
I casi però non smettono di accumularsi: venerdì sera, ad esempio, in viale Bligny, due nordafricani irregolari e un complice con precedenti sono stati arrestati per tentato furto dagli agenti. Sulla vicenda è intervenuto il deputato di Fratelli d’Italia ed ex vice sindaco delle giunte di centrodestra milanesi, Riccardo De Corato: «Ancora una volta, di vigili non si è vista nemmeno l’ombra, come puntualmente si verifica da diversi anni. In città, infatti, sia nelle ore diurne che, in particolare, in quelle serali/notturne la presenza di “ghisa” è pressoché nulla. Si vedono solo in circostanze particolari, ovvero quando si tratta di fare delle contravvenzioni. Che senso ha che il Comune continui ad assumere agenti di Polizia Locale se poi l’unica cosa che gli fa fare sono le multe e i tristi record italiani ne sono una conferma! Mi risulta, inoltre, che a breve verranno assunte altre 15 persone da inserire nel corpo della Polizia Locale. Queste ultime sarebbero un valore aggiunto per la città se si occupassero concretamente di sicurezza, cosa di cui Milano ha estremo bisogno».
Anche perché la lista degli scorsi giorni è ben lunga. Dai primi furti di orologi ai danni dei turisti più ricchi fino ai piccoli furti per cui non serve avere un Rolex al polso per essere presi di mira. Alla fermata della linea gialla del metrò, ad esempio, qualche giorno fa una ventenne marocchina è stata sorpresa mentre strappava la collanina a una donna: all’arrivo degli agenti ha tentato di liberarsi strattonandoli e cercando di morderli, finendo comunque in manette. Sempre in metropolitana, alla stazione Duomo, un borseggiatore è stato bloccato dopo aver sottratto un portafoglio.
A questi si aggiungono gli episodi con epiloghi più violenti, come in via Fulvio Testi, dove un 23enne è stato accoltellato durante un tentativo di rapina. Era con due fratelli quando un gruppo di tre giovani nordafricani li ha affrontati: ne è nata una colluttazione e uno degli aggressori ha colpito con un fendente uno dei fratelli, ora ricoverato. Il tutto per niente più di un telefono e un portafoglio semivuoto.
Secondo le forze dell’ordine, molti episodi sono legati al ritorno delle baby gang, sempre più aggressive e spavalde. Come il caso dei quattro minorenni, tra i 12 e i 16 anni, fermati nella zona Bicocca–Viale Sarca: due di loro sono stati arrestati mentre circondavano un coetaneo per portargli via il portafoglio. Ragazzini che arrivano da contesti già difficili, resi ancora più disperati dallo stress dell’estate in città e più motivati dallo “spazio vuoto” tipico di questa stagione a Milano.