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Milano, violenza pro-Pal: stazione devastata, scontri e cariche, passeggeri in fuga

di Caterina Spinellilunedì 22 settembre 2025
Milano, violenza pro-Pal: stazione devastata, scontri e cariche, passeggeri in fuga

(LaPresse)

3' di lettura

Clima incandescente a Milano in occasione della manifestazione per Gaza. Tutto ha avuto inizio intorno alle 13.30. Alcuni manifestanti sono scesi al piano rialzato della metropolitana della stazione Centrale. I cancelli dello scalo ferroviario erano stati chiusi e le forze dell’ordine, in tenuta antisommossa, presidiavano la zona. Questo però non ha fermato i manifestanti, che sono comunque riusciti a sfondare il cordone di sicurezza e a risalire le scale fino alla "Galleria delle Carrozze", il porticato antistante la stazione.

Qui gli agenti hanno bloccato le porte della stazione per impedire l'accesso all'atrio. È lì che la situazione è degenerata: le forze dell’ordine hanno utilizzato i lacrimogeni per disperdere i manifestanti, che a loro volta hanno lanciato oggetti contro le porte danneggiandole. Non solo, perché i pro-Pal si sono muniti degli idranti, rivolgendoli contro gli agenti e costringendo a sospendere la circolazione dei treni.

Intorno alle 15 i manifestanti sono stati spinti su piazza Duca d'Aosta e successivamente sono stati dispersi. Anche in questo caso i manifestanti hanno reagito con violenza. Diversi i lanci di pietre per fermare l'avanzata di 4 camionette della Polizia, costruendo anche delle barricate con bidoni della spazzatura, biciclette e altro in via Vittor Pisani, il lungo viale che porta alla stazione. Per la sicurezza dei cittadini e dei turisti è stata evacuata l'area commerciale. Tutte le persone sono state portate all'interno dei binari. Molti turisti, con le valige in mano, hanno scavalcato i cancelli per uscire dalla stazione, mentre sono ancora in corso cariche da parte della polizia nel tentativo di bloccare l'ingresso dei manifestanti. 

Il corteo, composto da circa 10mila persone secondo i dati della questura, aveva iniziato a muoversi intorno alle 10. Una delegazione si era radunata davanti alla stazione Cadorna già prima delle 9 e un gruppo è entrato all’interno con i megafoni, urlando slogan come: "Siamo qui per bloccare Israele. Cerchiamo di fermare questo sistema infame". 

Tante le condanne arrivate dal mondo politico: "Le immagini pesantissime di Milano con centinaia di attivisti Pro Pal, amici di Hamas e antagonisti di sinistra e centri sociali che assaltano le forze dell'ordine e devastano la Stazione Centrale sono la dimostrazione sempre più evidente dell'odio che proviene da questi ambienti. Questi delinquenti, professionisti dello scontro in piazza e degli attacchi alla Polizia, sono ormai come dei terroristi. Usano qualsiasi occasione per attaccare uomini e donne in divisa e per devastare. È una vergogna, certi gruppi e certi centri sociali andrebbero messi fuori legge, sono ormai degli abbonati al non rispetto delle leggi. Mi chiedo inoltre se queste immagini vergognose aiutino veramente la causa palestinese. Sono invece lo specchio di quello che è la sinistra in questo momento. Violenta, antidemocratica, sempre contro le forze dell'ordine", tuona attraverso una nota Silvia Sardone, vice segretario della Lega. 

"Mi trovo alla stazione centrale di Milano, in un clima da guerriglia, sono appena rientrata assistendo con i miei occhi a una sassaiola dei manifestanti. Questi sono teppisti a cui poco interessa della tragedia che si sta consumando a Gaza: sono interessati solo a trovare occasioni di scontro. Massima vicinanza alle forze dell'ordine, costrette a contenere questi indegni gruppi di facinorosi, e alle tante persone spaventate dalla violenza. Siamo tutti bloccati qui, lavoratori e viaggiatori". Lo dice invece la deputata di Italia Viva Maria Chiara Gadda, vicepresidente del Gruppo alla Camera. 

"Oggi abbiamo avuto l'ennesima dimostrazione che nei cortei milanesi pro-Hamas, in particolare quelli organizzati da Usb, Cgil, Anpi e Sinistra, si verificano quasi sempre gesti estremi di violenza, non mancano manifestazioni di odio e scontri con la Polizia. Oggi, puntualmente, è stata bruciata la bandiera Usa nei pressi del Consolato di Milano e si sono anche verificati tafferugli con le Forze di Polizia verso la fine del corteo all'ingresso della Stazione Centrale", commenta anche il deputato di Fratelli d'Italia, vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali, Riccardo De Corato. E il bilancio di questo pomeriggio di follia parla chiaro: 60 agenti feriti. Sono almeno 10 le persone fermate.