Scontri a Milano, fuori da Palazzo Marino, tra manifestanti pro Pal e forze dell'Ordine dopo che è stato bocciato l’ordine del giorno per chiedere l’interruzione dei rapporti con Israele e lo stop al gemellaggio con Tel Aviv. A presentare la richiesta in Consiglio comunale era stato il consigliere dei Verdi Carlo Monguzzi col sostegno di una parte dei dem. Dopo la decisione dell'aula, qualcuno si è alzato in piedi, fischiando e urlando "vergogna". "Milano lo sa da che parte stare: Palestina libera dal fiume fino al mare", alcuni degli slogan intonati. Monguzzi si è alzato in piedi esponendo una bandiera della Palestina.La decisione finale è stata presa con 21 voti contrari, 9 favorevoli, 6 astenuti e 13 assenti. La seduta è stata sospesa per un momento.
Fuori dall'aula non è andata meglio: subito sono iniziati i tentativi di sfondare il cordone di agenti, con poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa schierati davanti all’ingresso del Comune. “Questi signori scendano giù a spiegare perché. Venduti”, ha urlato un manifestante al megafono riferendosi alla decisione del Consiglio. Poi è partito il coro “dimissioni dimissioni” e a quel punto i manifestanti sono partiti in corteo.
PIPPO
Per avere la pace anche in Ucraina un paio di cose sono da escludere: la missione di una Global Opir/Soprotivleniye Flot...In piazza della Scala, "ribattezzata" Piazza Gaza, sventolano bandiere della Palestina, di Potere al Popolo e dell'Usb. Il presidio era iniziato senza particolari momenti di tensione, tranne quando una donna con la bandiera di Israele e il fiocco giallo, simbolo della liberazione degli ostaggi, si è avvicinata per sottolineare che oggi "è iniziata la pace". La donna è stata contestata dai presenti con la Digos che è dovuta intervenire per chiederle di allontanarsi.