**Notiziario Moda & Design** (2)
(Adnkronos) - Il processo standard di tessitura prevede, infatti, in particolare per i tessuti di peso leggero in cashmere, seta o lane fini, l'aggiunta prima della preparazione dell'ordito di un filo di materiale sintetico idrosolubile, generalmente Pva. Con il procedimento ideato da Canepa, viene meno in questo modo la necessità di lavaggi intensi e prolungati ad alta temperatura e quindi diminuisce in maniera sostanziale il consumo di acqua, come anche la quantità di detergenti utilizzati. Kitotex, oltre a conferire i pregi indicati non modificando i parametri fisologici del filato, dona una prerogativa di 'mano' al tessuto mai raggiunta prima d'ora soprattutto nei tessuti superleggeri, che sono già in visione nello stand dell'azienda. Canepa sta sviluppando un processo industriale per sottoporre la seta a trattamenti ecologici, questo nuovo processo ha un minor impatto ambientale, riducendo alla fonte l'impiego di risorse. "Nel mondo - ha ricordato Carlotta Saibene Canepa - va crescendo la consapevolezza che il benessere individuale è sempre più condizionato dalla qualità dell'ambiente in cui si vive e da quello che si indossa. Anche il concetto di qualità di un tessuto si va di conseguenza evolvendo. Funzionalità e confort elevati diventano, così, anche il risultato di processi produttivi e di prodotti innovativamente sostenibili. Un risultato che Canepa sta raggiungendo con il progetto SaveTheWater". Coerentemente al nostro impegno per una moda sostenibile - ha concluso Carlotta Saibene Canepa - abbiamo anche aderito, come prima impresa tessile al mondo, alla campagna Detox di Greenpeace, per una supply chain della moda trasparente e libera da sostanze tossiche". (segue)