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Martin Gore, mister Depeche Mode, contro X Factor: "Qualcuno spari a chi l'ha creato"

Mentre la band inglese si prepara all'ennesimo tour mondiale (a luglio a Milano e Roma) il suo fondatore sbotta contro il talent "rovina della musica"

Leonardo Filomeno
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Vade retro X Factor. Anzi, peggio: sparate direttamente al suo creatore, il celebre Simon Cowell. Chi parla è quel Martin Gore che trentadue anni fa i Depeche Mode, assieme ad Andrew Fletcher, se li è praticamente inventati, e che con una chitarra e una tastiera tra le mani ha fatto ballare ed emozionare almeno tre generazioni. Stavolta però il musicista ha toppato. Non nella musica. Ma nella vita. Perché un conto sono le critiche, un altro è augurarsi che una persona finisca dritta dritta all'altro mondo. L'avrà dimenticato, Martin, visto che ai microfoni del Music Week si è lanciato in una di quelle dichiarazioni-capolavoro che manco Noel Gallagher nei giorni di luna storta, ossia sempre, si sarebbe sognato di fare: "Non voglio incitare alla violenza, ma credo che qualcuno debba sparare a Simon Cowell". Ora, X Factor può piacere o non piacere, ma è difficile negare che rappresenti una possibilità per chi ha la stoffa ma non i mezzi e le conoscenze giuste . E poi è vero, la discografia versa in uno stato comatoso, ma il colpo finale non gliel'ha certo inflitto questo programma. Anzi, il disco di un artista giovane e di talento non può che esser linfa in un mercato dilaniato dalla pirateria e da mille altri problemi. Uno di questi, probabilmente il vero tallone d'Achille dei giorni nostri, lo individua il loro cantante Dave Gahan, voce di brani indimenticabili (e dalle mille vite notturne) come Personal Jesus, It's No Good o I Feel loved. In particolare, si sofferma sull'inesistenza di un progetto musicale a lunga scadenza: "Siamo stati fortunati a lavorare sin dall'inizio con un produttore, Daniel Miller, che in studio non se ne sia mai uscito con la domanda: 'Beh? Dov'è la hit per le radio?'. Oggi questo lavoro è davvero orribile. Vieni giudicato, il tuo lavoro non sempre viene apprezzato, e quando qualcuno lo apprezza tanto, probabilmente non apprezzerà quello che farai dopo, perché inevitabilmente lo paragonerà a ciò che hai fatto immediatamente prima. A un gruppo che abbia un minimo di talento serve tempo per crescere". Di nuovo in tour - Intanto "la band elettronica più popolare e longeva che il mondo abbia mai conosciuto" si prepara ad un 2013 da urlo. Sì, perché il prossimo 7 maggio prende il via, partendo dall'HaYarkon Park di Tel Aviv, il Depeche Mode Tour 2013, che porterà la formazione di Basildon ad esibirsi dal vivo in 25 paesi europei per 34 concerti, poi toccherà al Nord America con altre venti date. L'appuntamento italiano è fissato per il 18 luglio a San Siro, Milano, e due giorni dopo, il 20, si fa il bis all’Olimpico di Roma. Dopo Sounds Of The Universe, uscito nel 2009, è in arrivo anche un nuovo album, il 13esimo. I brani, ha spiegato un rinato Gahan in una conferenza stampa parigina lo scorso 23 ottobre, sono stati registrati con la testa sul palcoscenico: "A volte scrivo pensando già in maniera live". E ci saranno "tre o quattro pezzi fantastici, tra i migliori di sempre", ha fatto notare il Gore che più ci piace. La clip, Depeche Mode - Special Event - Paris, un mix con i migliori momenti della conferenza, è sul loro canale Youtube. Vale la pena farci un salto.  

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