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Salento calls Italy 2.0: la Puglia come non l'avete mai sentita

Non solo canti popolari: il dj Danilo Seclì ha selezionato le migliori band indie, funk, ska e reggae per definire una delle scene musicali più vitali d'Italia

Leonardo Filomeno
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La magia, il calore e i suoni di una terra speciale come il Salento, tutto in un cd. Ecco Salento Calls Italy 2.0, un disco che è un invito a ballare, a sorridere. Dopo il successo del primo capitolo, che conteneva Kalinifta, super singolo dell'estate 2012, arriva la versione 2.0. Quest’anno la rotta è diversa. Nella raccolta, infatti, ci sono canzoni inedite e non più rifacimenti di canti popolari salentini. Ma il direttore d'orchestra resta lui, l'instancabile Danilo Seclì, sempre pronto a farci ballare al fianco dei colleghi Marco Santoro e Luca Bovino. Questa volta il dj producer salentino ha collaborato con alcune delle migliori band dell'attuale scena indie, funk, ska e reggae pugliese: si va dai Kamafei feat. Sud Sound System a Cesko & Puccia degli Aprés la Classe fino ai Bundamove e Vivaz... Veniamo ai brani, al sound. Da un lato, ecco il beat incalzante e senza pensieri della house, la miglior colonna sonora per ballare con i piedi sulla sabbia, proprio come avviene ogni domenica dalle parti del Samsara Beach di Gallipoli, quartier generale di mister Seclì e della sua scatenata ciurma. Dall'altro, si fanno spazio le suggestioni di questa magica terra e di generi forse solo apparentemente lontani dalla dance. Il risultato? Un disco perfetto per muoversi a tempo. Magari sulle note di un brano come Go Down, dove oltre al cantato dei Boomdabash si fa sentire la tromba del sempre efficace Gabriele Blandini. O su quelle di Zimba, tributo al compianto cantore e tamburellista Pino Zimba disponibile in due versioni: l'immensa Piano Version di Luca Bovino e la trascinante Original Mix. Lascia il segno anche un remix dal sapore dinamico come quello per Sexy Voodoo Party dei Bundamove. E non è da meno il singolo radiofonico Por La Noche, seguito ideale di Kalinifta, dove sono in grande evidenza un'imponente tuba e la voce di Cesko & Puccia degli Aprés. Insomma: con un disco così diventa un’impresa ardua non muovere il piedino. O non accennare almeno qualche timido sorriso. Perché è un cd che genera allegria. Basta inserirlo nel lettore per sentire il sole del Salento sulla pelle. 

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