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La psicologa di Karima: "Era autistica. Viveva in un mondo immaginario"

La dipendente della Asl di Catanzaro ebbe colloqui con la marocchina durante la sua permanenza nella comunità di Badolato

Nicoletta Orlandi Posti
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Una Ruby che non ti aspetti quella descritta dalla psicologa dell'Asl di Catanzaro convocata come teste della difesa Berlusconi al processo di Milano. La donna, Maria Teresa Napoli, l'aveva seguita quando venne ospitata nella comunità di Badolato (Catanzaro) e dalle relazionicompilate in quel periodo emerge che Karima soffriva di una "forma di autismo". In aula la psicologa ha raccontato quei 20 colloqui  dai quali Ruby risultò una ragazzina con "un livello di stress psichico molto alto.  "Era un'adolescente che era arrivata al limite di una sofferenza psichica che la portava a spostarsi in un mondo immaginario, a fuggire dalla realta' come un meccanismo di difesa", ha detto la psicologa che poi ha descritto Ruby anche come "intelligente, veloce", che "aveva raccontato anche situazioni in cui non c'era riscontro". Anche a lei Karina aveva raccontato dei "maltrattamenti subiti dal padre, che la picchiava quando tornava da scuola perchè voleva seguisse le regole rigide della sua religione". Salvo poi dire che "era un uomo buono, che non picchiava la madre e che aveva autorizzato sua sorella a stare a Las Vegas, una sorella che non esisteva".  La psicologa, rispondendo alle domande del procuratore aggiunto Ilda Boccassini, ha affermato di "non ritenere di essere stata presa in giro da Ruby perché" le sue 'bugie', "erano dovute a una forma autistica legata ad alto stress e alla sofferenza". Per Maria Teresa Napoli  la marocchina aveva una personalità "scissa, tra una cultura moderna che la voleva tenere in un determinato spazio e il padre che la voleva mettere in un altro spazio".

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