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Crocetta e le relazioni pericolose con i boss mafiosi del clan Emanuello

Panorama racconta le frequentazioni del neo-governatore della Regione Sicilia con esponenti di Cosa Nostra. Lui replica: "Solo fango"

Giulio Bucchi
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di Andrea Morigi I rapporti fra Rosario Crocetta e gli esponenti di Cosa Nostra, alla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, li aveva descritti il vice questore Antonio Malafarina nel 2003. Meno di dieci anni dopo, lo stesso estensore dell'informativa è stato eletto consigliere regionale per esplicita volontà del neogovernatore siciliano, nel cui listino bloccato era stato candidato con ottime probabilità di vittoria. Ben più prestigiosa poltrona, l'assessorato all'Energia e ai rifiuti, è toccata invece a Nicolò Marino, già pm di Caltanissetta, che aveva indagato sui rapporti intercorsi fra il neo presidente e gli esponenti dei clan gelesi. Sebbene il completamento della giunta regionale sia previsto non prima di lunedì prossimo, fra il governatore e il magistrato dev'esserci fiducia e stima reciproca. Leggi l'articolo integrale di Andrea Morigi  su Libero in edicola oggi, giovedì 22 novembre

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