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Berlusconi valuta di "mollare" i Cavalieri del lavoro

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Il leader di Forza Italia potrebbe decidere di anticipare l'espulsione dall'ordine fondato nel 1923

Matteo Legnani
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Da settimane, ormai, si parla di una espulsione di Silvio Berlusconi dalla categoria dei Cavalieri del Lavoro. A sollevare la questione era stato lo scorso gennaio Pietro Marzotto, il quale aveva scritto una lettera alla federazione dei cavalieri del lavoro, senza peraltro mai ottenere risposta. Poi c'erano stati altri interventi e richieste. E i Cavlieri potrebbero decidere oggi, all'indomani della sentenza della Cassazione che ha confermato l'interdizione del Cavaliere dai pubblici uffici per due anni. Lo stesso Berlusconi, come scrive il Corriere della Sera, potrebbe però spiazzarli, decidendo di autosospendersi dall'Ente nato nel lontano 1923. Tanto, per tutti, lui resterà sempre e comunque "Il cavaliere". E i suoi più stretti collaboratori non hanno mai smesso di riferirsi a lui come "Il dottore". E la laurea, quella, nemmeno i giudici potranno togliergliela.

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