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Renzi e quei cazziatoni ai suoi ministri

Nicoletta Orlandi Posti
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Accentrava quando era presidente della Provincia di Firenze, lo faceva da sindaco, figurarsi da premier. "Matteo Renzi balla da solo", ammette un dirigente Pd a Wanda Marra: tende a fare tutto lui, delega il meno possibile, vuole l'ultima parola su qualsiasi cosa, non si fida praticamente di nessuno. E così, secondo il dietro le quinte raccontato dal Fatto, i Cdm sono brevissimi e neanche troppo tesi: c'è poco da discutere. I ministri competenti li vede prima, sente cosa hanno da dire, poi decide lui. Non ha neppure una segreteria a Palazzo Chigi: fa da solo. Gli unici a cui delega sono quelli del "Giglio magico": il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti che quando il premier preferisce evitare ci mette la faccia; il ministro Maria Elena Boschi che è la punta di diamante per le riforme, nel senso che ha il mandato e lui ratifica ogni cosa; il direttore del Dagl Antonella Manzione che deve tradurre in legge le sue volontà. Poi c'è Graziano Delrio che ha avuto un ruolo fondamentale nel portare Renzi alla guida del governo, ma che ora preferisce dedicarsi alle situazioni amministrative che gli sono state affidate come quella dell'Alitalia. Gli altri ministri devono subire battutine e ordini perentori come quelli rivolti a Marianna Madia : "Che ci fai ancora qui, vatti a preparare che devi andare a Otto e Mezzo"; o vengono "cazziati" come è successo ad Andrea Orlando per via di alcune anticipazioni fatte da Repubblica sulla riforma della Giustizia: "Andrea queste cose le devo gestire io, che non succeda mai più", gli avrebbe detto Renzi; il ministro avrebbe provato a spiegarsi, ma il lui aveva già chiuso la conversazione. Secondo il retroscena del Fatto, la scena si sarebbe ripetuta ieri mattina: nel day after Orlando avrebbe voluto commentare alcuni editoriali negativi, ma il premier ha tagliato corto. "Non preoccuparti, ci penso io", avrebbe detto al telefono per poi sentenziare, secondo l'Huffington Post,: "Quanto è moscio questo". Gli unici con i quali non riesce ad avere la meglio sono Maurizio Lupi di Ncd e il bersaniano Maurizio Martina: entrambi si occupano di Expo e questo, secondo il Fatto, lo starebbe mettendo parecchio in ansia. Avrebbe preferito vedere Lupi volare a strasburgo, ma così non è stato. E Matteo soffre in silenzio.

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