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Travaglio: cosa succede se passano le riforme di Renzi e Cav

Lucia Esposito
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Un decalogo. Dieci punti per spiegare cosa accadrà se le riforme di Renzi e Berlusconi entreranno in vigore. Le conseguenze campeggiano sulla prima pagina del Fatto Quotidiano e sono state elencate da Marco Travaglio che parla di "uomo solo al comando" senza opoisizioni né controlli né garanzie. Ecco cosa sostiene Travaglio per quanto riguarda la Camera dei Deputati: "Con l'Italicum e le sue liste bloccate, sarà ancora composta da 630 deputati nominati dai segretari dei partiti più grandi. Quelli medio-piccoli saranno esclusi da soglie di accesso altissime. Il primo classificato (anche col 20%) avrà il 55% e potrà governare da solo, confiscando il potere legislativo, che di fatto coinciderà con l'esecutivo a colpi di decreti e fiducie". Il Senato, invece, "con la riforma costituzionale, sarà formato da 100 senatori non eletti: 95 scelti dai consigli regionali (74 tra i consiglieri e 21 tra i sindaci) e 5 dal Quirinale. Sarà dominato dal primo partito e comunque non potrà più controllare il governo: niente fiducia né voto sulle leggi (solo pareri non vincolanti, salvo per le norme costituzionali)" Le conseguenze sulle opposizioni saranno secondo lui devastanti perché, scrive, "i dissenzienti dei partiti governativi potranno essere espulsi e sostituiti in commissione (vedi Mauro e Mineo)". Dubbi tremendi anche sulla scelta del Presidente della Repubblica da parte del capo del governo che darò al Colle "poteri enormi di interferenza in tutti i campi".  Nell'elenco ci sono anche il Csm, i magistrati, i procuratori e i pm. Per quanto riguarda questi ultimi, "il procuratore capo diventa padre-padrone dei pm, provati dell'autonomia e dell'indipendenza interne" . Poi ancora una riflessione sull'immunità: "Superata dai tempi e screditata dagli abusi, l'immunità parlamentare da arresti e intercettazioni rimane financo per i senatori non più eletti. Il voto a maggioranza semplice consente al governo di mettere in salvo i suoi uomini alla Camera e di nominare senatori “scudati” i sindaci e i consiglieri regionali nei guai con la giustizia". Travaglio è catastrofista anche per quanto riguarda l'informazione. 

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