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Rita Dalla Chiesa scrive alla Palombelli per togliersi alcuni sassolini dalla scarpa: "Mi devi molto..."

Nicoletta Orlandi Posti
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Rita Dalla Chiesa, ex conduttrice di Forum, scrive una lettera aperta a Barbara Palombelli dopo l'intervista di quest'ultima al Corriere sui successi della trasmissione. La Palombelli diceva di avere introdotto temi sociali e di attualità, mettendo a confronto il Forum di ieri e quello di oggi. E poi si mostrava dispiaciuta per lo «schiaffo» che la Dalla Chiesa ha ricevuto da La7, riferendosi al brusco divorzio tra la collega e l'emittente che le ha cancellato il programma prima ancora dell'esordio. Ecco quel che Rita vuole «puntualizzare». Barbara cara, ho letto la tua intervista sul Corriere. Non si è mai parlato tanto di Forum come da quando io me ne sono andata. Avreste potuto assumermi come ufficio stampa della trasmissione... È vero, hanno cercato in tutti i modi di creare fra te e me un antagonismo che non esiste. Ci conosciamo da tanti anni, siamo entrambe persone perbene, che si stimano a vicenda. Ti chiedo scusa, quindi, se sento il bisogno di puntualizzare due passi, nella tua intervista, che ho percepito «stonati». Perché il lavoro è importante per tutti, e io non vorrei che nessuno, nemmeno un'amica, parlasse di me senza essersi informata prima di quello che ho fatto e dato per la trasmissione. E dei fortissimi risultati ottenuti, anche senza la diretta, per quasi 23 anni di seguito. Riuscendo, unici nel panorama televisivo, ad avere due spazi su due reti diverse, Canale 5 e Retequattro. Una sfida nella quale, giorno dopo giorno, ho portato avanti, per prima, le tue stesse battaglie. Per prima ho cominciato a interagire in onda con i social network. Parlavo del diritto dei cittadini alla legalità e a una giustizia equa, di matrimoni misti, di tribunale dei malati, delle schifezze politiche che si abbattono sulle spalle delle persone che non si possono difendere. Di trans, adozioni, padri separati, razzismo, crocifissi nelle scuole, dei campi nomadi. Di violenza sulle donne. Di mafia, di strozzinaggio delle banche. Di diritti degli animali. Di pensioni minime e di spesa solidale. Di omosessualità. Di aborto. Mediazione familiare. Disabilità e autismo. Con Fabrizio Bracconeri che portava in video la propria dolorosa esperienza, con grandissima anima e dignità. Era giornalismo anche quello. La tua squadra di oggi è sempre stata la mia squadra di ieri, fatta da grandi professionisti e da gente che entrava la mattina alle sette e usciva la sera alle nove. Ed io con loro, tutti i giorni. Poi, è vero, c'erano anche le canzoni in apertura... E c'erano le cause di corna, ma non erano cause leggere, Barbara. Le corna fanno male. Per cui cercavo di avere sempre il massimo rispetto per chi si presentava davanti al giudice con una storia di tradimenti alle spalle. Forum è la vita di tutti i giorni, e ognuno affronta il quotidiano per come lo se lo «sente» addosso. Ecco perché mi è spiaciuto leggere che c'è un Forum vecchio e uno nuovo. Di nuovo, ripeto, c'è solo la vita con tutte le sue sfaccettature. Ai contenuti e alla credibilità della trasmissione, credimi, ho sempre tenuto moltissimo anche io. E le risate e le prese in giro con Marco e Fabrizio erano un modo per alleggerire, a volte, la tensione da video. Tu hai una conduzione colta e molto elegante, che sta dando ottimi risultati. Devi esserne orgogliosa. Io, ero forse più istintiva, parlavo e agivo di pancia. Mi commuovevo, mi arrabbiavo, ridevo e mi schieravo, ma non ho mai voluto fare una tv di sola leggerezza. E arriviamo all'altro punto della tua intervista, che mi sembra giusto sottolineare. Io non ho mai ricevuto alcuno schiaffo da La7. È stata una separazione consensuale, chiesta da me. Ho preferito andarmene, piuttosto che stare in panchina o fare un surrogato di Forum. Per me, la lealtà verso un'azienda nella quale ho lavorato per quasi trent'anni, è sacra. Anche se siamo rimasti in pochi a pensarla così… Ecco, era solo questo che ti volevo dire. Ogni tanto mi sento tirare in ballo senza aver mai pronunciato una sola parola su di te... Quando mi viene chiesto, sostengo sempre che sei stata bravissima nel condurre la barca in porto. Non era facile. Ci metti personalità e la tua impronta. Mi auguro, con questo, di avere difeso anche la credibilità e la fatica del mio lavoro di tutti questi anni. E, se mi posso permettere, anche il mio amore per Forum e per chi continua a lavorarci. Un grande abbraccio. Rita Dalla Chiesa

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