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Gad Lerner: "Solidarietà a Fulvio Benelli, capro espiatorio di Paolo Del Debbio e Mediaset"

Andrea Tempestini
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Succede che un giornalista abbia "taroccato" dei servizi, invitando un finto rom che alla bisogna si fingeva o ladro d'auto o sedicente terrorista. E succede che quel giornalista venga licenziato. La vicenda è quella che riguarda Fulvio Benelli, cronista Mediaset al servizio di Paolo Del Debbio, che ha proposto i servizi-fake nelle trasmissioni Quinta colonna e Dalla parte vostra. Un sistema smascherato da Striscia la Notizia, che non ci ha pensato due volte prima di smascherare un collega della stessa azienda, che ora ha perso il posto. Il maledetto Biscione - Bene. Succede tutto questo, ma succede anche che Gad Lerner, dal suo blog, prenda le difese del giornalista licenziato, esprimendo tutta la sua solidarietà. E fin qui non c'è mica niente da ridire, ché se un collega perde il posto, pur sbagliando, può incassare la solidarietà di chiunque gliela voglia offrire. C'è da ridire qualcosa, semmai, quando si capisce che, a conti fatti, il bersaglio del monotematico Gad è Mediaset, il Biscione berlusconiano, la "tv che si nutre di falsi scoop". Scrive Lerner: "Ogni giorno su quasi tutte le reti ci sono trasmissioni confezionate su misura per alimentare i pregiudizi e la guerra fra poveri. Naturalmente bersagli privilegiati sono i rom, detestati e facili da coinvolgere nella telerissa, con o senza la presenza di un Salvini seduto in poltrona". Attacco personale - Dopo la necessaria premessa, si arriva all'affare-Benelli. Gad punta il dito contro Quinta Colonna, "la trasmissione-prototipo di questo modello televisivo", quello che ha descritto con disprezzo, "studiata nel minimo dettaglio dal raffinato intellettuale finto tonto Paolo Del Debbio". L'attacco si fa personale: "Sento parlare di Del Debbio, fra l'altro, anche come possibile candidato del centrodestra a Milano, con buone chances di successo. Ora - rincara - si è liberato con una firmetta (tanto sono tutti rapporti di lavoro precari) dell'inviato nei campi rom Fulvio Benelli, scoperto da Striscia la Notizia in una grossolana manipolazione. Basta sganciare qualche soldo a certi disgraziati, per fargli dire quel che si vuole. Era già accaduto a Mattino Cinque". La sentenza di Gad - Dopo aver attaccato Mediaset, dopo aver "spazzolato" Del Debbio, Lerner prosegue nella sua intemerata, in un climax complottista contro i suoi bersagli preferiti. "Non è la prima volta che succede - ricorda Lerner -, nella massima spudoratezza. Poiché sono gli autori e i conduttori e i direttori di rete a spingere in questa squallida direzione gli inviati (precari) come Fulvio Binelli, a lui, licenziato ieri da Quinta Colonna, voglio esprimere solidarietà: avrà provato di persona cosa significa essere usati come capro espiatorio". E ancora: "P.S. Chiarisco il mio pensiero: chi oggi licenzia #FulvioBenelli ne conosceva benissimo e incoraggiava il metodo di lavoro nella pseudo-tv verità". Il giudice Lerner ha deliberato: Benelli innocente, anzi capro espiatorio. La colpa? Tutta di Mediaset, di Del Debbio, degli autori, dei direttori di rete.

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