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Affaire Costa Rica, Travaglio risponde a Lerner: "Hai scritto un mare di bugie"

Il giornalista de Il Fatto lo sfotte: "Ottimo giornalista iscritto al Pd". Lerner: "Ho solo segnalato la diversità di trattamento

Sebastiano Solano
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Volano stracci tra Marco Travaglio e Gad Lerner. Il conduttore di Zeta, in onda su La7, nei giorni scorsi aveva accusato il quotidiano di Padellaro e Travaglio di riservare un trattamento di favore a Grillo e al suo movimento in riferimento all'inchiesta dell'Espresso su Walter Vezzoli, il cognato factotum del comico genovese.  L'attacco di Travaglio - Oggi, giovedì 14 marzo, con un editoriale su Il Fatto, Travaglio lo infilza: "Su Vanity Fair riceviamo severe lezioni di giornalismo investigativo e indipendente da Gad Lerner, ottimo giornalista iscritto al Pd, già membro del Comitato promotore e della Commissione per l'etica dell'Assemblea costituente di quel partito". La penna giustizialista ripercorre la vicenda, smontando punto per punto quelle che lui considera "una decina di bugie e imprecisioni" messe in fila da Gad. La massima punta d'acidità, il conduttore de La7 l'aveva toccata quando ha chiamato in causa il giornalista del quotidiano di Carlo De Benedetti autore dell'inchiesta, insinuando la vendetta de Il Fatto nei confronti di un suo ex-giornalista: "Interessante notare la firma (dell'articolo dell'Espresso, ndr). L'inviato Vittorio Malagutti... giornalista economico fra i migliori d'Italia, fino a pochi mesi fa tra le firme di punta de il Fatto... Ha fatto in fretta Malagutti a trasformarsi da paladino del giornalismo d'inchiesta (quando lavorava con Travaglio) a pennivendolo di regime (come si permette L'Espresso di indagare sui più stretti collaboratori di Grillo?)". Travaglio però non abbocca e, con velenoso sarcasmo, scrive: "Conoscendo bene la serietà di Malagutti, vorremmo sapere da Lerner quando e dove mai il Fatto l'ha definito "pennivendolo di regime" e ha contestato all'Espresso di essersi "permesso di indagare sui più stretti collaboratori di Grillo".  La replica di Lerner - La ricostruzione della vicenda non ha però soddisfatto Lerner, che ha replicato a stretto giro, ribadendo quanto già scritto in precedenza, seppur con toni da cane bastonato: "Io ho voluto segnalare lo speciale trattamento di riguardo riservato da Il Fatto a questo signore che non è solo l'autista di Grillo". E aggiunge: "Tanta premura stride con la linea editoriale applicata dal giornale di Padellaro e Travaglio a vicende analoghe. Mi sono limitato a constatarlo". 

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