Chiesa, Ue e centristi: nessuno vuole Prodi al Colle

Il Vaticano non lo ha mai amato. A Bruxelles non lo considerano all'altezza dopo la sua gestione delle Commissione. E pure i montiani lo scaricano
di Nicoletta Orlandi Postidomenica 21 aprile 2013
Prodi visto da Benny

Prodi visto da Benny

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  di Andrea Morigi Prodi, no grazie. Il veto sull’ex presidente della Commissione europea arriva proprio da Bruxelles. La sua gestione della fase successiva allo scandalo che coinvolse il suo predecessore Jacques Santer non è stata giudicata all’altezza di un potere forte come quello comunitario. Tanto che perfino Scelta Civica, che ha il suo esponente di punta in Mario Monti, già commissario durante le stagioni Santer e Prodi, boccia l’ascesa di quest’ultimo al Colle. È Andrea Olivero, coordinatore dei montiani a spiegare che «sul nome di Prodi non abbiamo nessun problema, ma non ce la farà» perché non gode di una «maggioranza ampia mentre noi spingeremo fino in fondo perché ci sia un nome che trovi d’accordo anche il Pdl» e «il consenso ampio è un fattore indispensabile».   Leggi l'articolo completo su Libero  in edicola oggi giovedì 18 aprile 2013    Il Vaticano non l'ha mai amato. Pd, Pdl e Scelta Civica stanno andando verso una candidatura di "garanzia" che sbarrerà la strada al Professore bolognese. Il primo, avvertendo che non lo accetterà mai come capo dello Stato, è Silvio Berlusconi. Sul versante interno, fra le sue scarse truppe, Prodi può contare ormai soltanto su qualche isolato deputato del Pd, senza arrivare alle dita di una mano.  

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